James Sidney Edouard, Barone di Ensor (Ostenda, 13 aprile 1860 – ivi, 19 novembre 1949)
La foto sopra riportata è a bassa risoluzione ed è stata inserita al solo scopo didattico
Cenni biografici
James Ensor seguì diverse tendenze artistiche, soprattutto quelle del Novecento (compreso l’Espressionismo), pur senza aderire ad alcun movimento in particolare.
Dopo il periodo giovanile, le cui opere risentono certamente influenze legate alla pittura impressionista, in breve tempo il suo linguaggio si avvicinò al Realismo, talvolta con enfatizzazioni che raggiungevano accenti caricaturali.
Nel 1883 realizzò una serie di dipinti raffiguranti le maschere, tema suo prediletto di quel periodo, col quale Ensor intendeva rappresentare l’altra faccia dell’Uomo, grottesca e viziata.
Intorno al 1888 il pittore incominciò ad affrontare tematiche sempre più articolate e complesse, fino ad arrivare alla realizzazione del grande dipinto dell’Ingresso di Cristo a Bruxelles (1888).
Nella fase successiva la coloristica dell’artista si fece, via via, più nitida e violenta impiegando spesso toni molto accesi. Anche le tematiche, ancor più rinnovate, bene si abbinano alla sua nuova poetica: trasfigurazioni della realtà, allegorie funambolesche, scene fantastiche e satiriche. Non non mancano, però, paesaggi e nature morte di pregiata raffinatezza cromatica.
Ensor mantenne questi due modi, visionario e naturalistico, di interpretare il suo mondo fino all’ultima fase della sua carriera artistica con numerosissimi dipinti ed incisioni.
Le sue ultime opere, per la delicatezza del tratto e l’armonia cromatica, vengono oggi considerate tra le migliori opere prodotte dall’arte moderna.
James Ensor fu anche scrittore, poeta, nonché un valido compositore di musica.
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