Pittore Felix Vallotton (1882 – 1925)
Pagine correlate: Pittori simbolisti A-M – Pittori simbolisti M-Z – Il Simbolismo.
Breve biografia
![Felix Vallotton: Chiaro di luna, anno 1895, olio su tela cm. 27 x 41, Collezione privata, Milano.](https://www.frammentiarte.it/wp-11-15/wp-content/uploads/2016/02/dallImpressionismo/Pittori simbolisti opere/31-felix-vallotton-chiaro-di-luna-300x211.jpg)
Nasce a Losanna il 28 dicembre del 1865. Nel 1882 si iscrive all’Accademia Julian di Parigi che frequenta con molta disciplina.
A soli venti anni una sua opera viene accettata dal Salon per l’esposizione del 1885.
Felix è conosciuto come un artista molto preciso e scrupoloso nelle sue opere.
Negli anni della sua gioventù ha studiato e riprodotto opere di Leonardo, Antonello e Durer.
![Felix Vallotton: L'Estate e le donne che fanno il bagno in piscina di mattoni all'aperto, anno 1892, olio su tela, cm. 97 x 131, Kunsthaus, Zurigo.](https://www.frammentiarte.it/wp-11-15/wp-content/uploads/2016/02/dallImpressionismo/Pittori simbolisti opere/28-felix-vallotton-lestate-e-le-donne-che-fanno-il-bagno-300x210.jpg)
Incomincia a collaborare con alcune Riviste d’Arte ed a dedicarsi alla xilografia per un sostentamento economico più sicuro.
Anche Felix Vallotton appartiene all’ormai famoso gruppo dei Nabis.
Nel 1899 si sposa, avrà molti figli e da questo momento la volta determinante avviene anche nell’arte dove Felix si orienta nella Pittura a tutto campo realizzando tematiche paesaggistiche e figurative (compresi i nudi) non tralasciando la natura morta.
![Felix Vallotton: Donne con gatti, anno 1898, tempera su cartone, cm. 42 x 52,Collezione Vallotton, Losanna.](https://www.frammentiarte.it/wp-11-15/wp-content/uploads/2016/02/dallImpressionismo/Pittori simbolisti opere/35-felix-vaqllotton-donne-con-gatti-300x238.jpg)
Felix , oltre essere un artista è un attivissimo espositore che riesce a far parlare di se e soprattutto delle sue opere che danno puntualmente spunti da impostare accese discussioni.
Viaggia molto e fra le sue mete c’è anche il nostro Paese.
La sua grave malattia – ansia depressiva e nevrastenia – lo costringe spesso a lunghi periodi di sofferenza psichica ma l’ultimo anno della sua vita (1925), proprio nel culmine della malattia, è stato quello più proficuo.