Rosso Fiorentino: Compianto sul Cristo deposto (Sansepolcro)
Sull’opera: “Compianto sul Cristo deposto,” è un dipinto autografo di Rosso Fiorentino realizzato con tecnica a olio su tavola nel 1528, misura 270 x 201 cm. ed è custodito nella chiesa di San Lorenzo a Sansepolcro.
L’opera fu commissionata all’artista dalla Confraternita di Santa Croce il 23 settembre 1527, che la destinò all’altare della chiesa di Santa Croce a Sansepolcro. Il periodo è quello appena a ridosso del Sacco di Roma, quando il Rosso arrivò in città fuggendo dalla capitale.
L’incarico era in precedenza allogato a Raffaellino del Colle (Sansepolcro, 1495 – Sansepolcro, 1566), che volentieri lo cedette a Rosso fiorentino affinché “rimanesse qualcosa di suo” nella cittadina, cioè del Rosso, come ci ricorda il Vasari. Per ricambiare il favore – molto probabilmente – l’artista subentrato al pittore locale dovette donargli alcuni disegni, proprio come successe a Perugia con Domenico Alfani a cui regalò un cartone per un’Adorazione dei Magi
La commissione fu promossa dal vescovo Leonardo Tornabuoni, già committente del “Cristo morto compianto da quattro angeli” ed anch’esso rientrato da poco in città fuggendo dal Sacco di Roma [Natali, cit., p. 208]. In data 1 luglio 1528 la pala era stata probabilmente portata a compimento, poiché il Rosso firmò un nuovo contratto per una tavola raffigurante un Cristo in gloria per Città di Castello (prossima pagina).
Nel 1554 la Confraternita lasciò tutti i beni alle monache benedettine, compreso il presente dipinto. Più tardi la stessa congregazione benedettina fece costruire la chiesa di San Lorenzo, dove ancora l’opera è attualmente custodita.