Michelangelo Buonarroti: La crocifissione di S. Pietro
Volta della cappella Sistina – Vocazione di Saulo
Sull’opera
La Crocifissione di san Pietro è un affresco di Michelangelo Buonarroti, realizzato intorno al 1545-50, misura 625 x 662 cm. e si trova nella Cappella Paolina in Vaticano. È l’ultimo fra gli affreschi realizzati dall’artista.
La Crocifissione di S. Pietro
Questo episodio non viene riportato negli Atti degli apostoli ma è in relazione ad un passo della Legenda aurea di Jacopo da Varagine (Varazze, 1228 – 1298). Ancor più lega ad una sentita tradizione che già dal Trecento veniva iconograficamente elaborata nelle composizioni musive della basilica vaticana.
La tradizione vedeva un San Pietro condannato ad essere crocifisso come Gesù Cristo, ma con la testa in giù come segno di umiltà.
L’esecuzione del santo si svolse a Roma, qui suggerita dalla Piramide Cestia (o di Caio Cestio, una piramide a stile egizio, nei pressi di Porta S. Paolo) e dalla Meta Romuli (altra piramide ma medioevale, detta tomba di Romolo e distrutta nel 1499).
Michelangelo mescola indifferentemente fanti, cavalieri e sostenitori del martire, fra i quali venne ammirato in particolar modo il gruppo dei fedeli in pianto.
Dell’opera in esame esiste un cartone, custodito a Napoli nel Museo Nazionale di Capodimonte, composto da diciannove fogli (263 x 156 cm) incollati su tela. Il pregiato studio, danneggiato in varie zone, fu integrato posteriormente [Camesasca, citazione a pagina 106.].
Hanno detto della crocifissione di S. Pietro
… con tanta numerosità di figure e profondo disegno, e bello e gagliardo colorito, che certamente l’arte più oltre non può alzarsi ….. A. taja, Descrizione del Palazzo Apostolico vaticano, Roma 1750.
… la Crocifissione di san Pietro è [come già il Giudizio] pure un fallimento.B. berenson, The Florentine Painters of the Renaissance, New York – London 1896.
Quest’ultimo affresco ci presenta un Michelangelo rinnovato nei tardi anni, in possesso di una certezza spirituale … così grandioso e saldo : anche il colore contribuisce ad aumentare tale senso di sicurezza espressiva … quasi un ritorno fiducioso alla plasticità fiorentina del Quattrocento. V. Mariani 1946.