Guido Reni: La crocifissione di San Pietro (Vaticano)
Sull’opera: “La crocifissione di San Pietro“ è un dipinto autografo di Guido Reni realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1604 – 1605, misura 305 x175 cm. ed è custodito nella Pinacoteca Vaticana, Roma.
L’opera in esame fu commissionata al Reni dal cardinale Pietro Aldobrandini per essere collocata nella chiesa di San Paolo alle Tre Fontane a Roma.
Una composizione dall’impianto prettamente caravaggesco come come concordano le più autorevoli voci della critica. Il Bellori (1672), a proposito della “Crocefissione di San Pietro” scrisse che il Reni l’avrebbe realizzata “come esperimento … ad emulazione del Caravaggio“; il Malvasia (1678) mise in relazione l’inimicizia che alimentava il Cavalier d’Arpino (Giuseppe Cesari) verso il Caravaggio, contando sul fatto che Il Reni avrebbe dato una dimostrazione della sua maestria per annientare il pittore rivale togliendogli popolarità negli ambienti romani.
L’opera del Reni è certamente derivata dalla tela del Caravaggio, ma è comunque da chiarire, che le finalità dell’artista non dovevano essere soltanto quelle descritte dai due grandi storici.
Per quanto riguarda la cronologia del dipinto gli studiosi di storia dell’arte gli assegnano il biennio 1604-05 (Hibbard, “BM” 1965) in riferimento ad un documento dell’archivio Aldobrandini, nel quale si parla di un acconto di cinquanta scudi, intascato dall’artista il 27 novembre 1604 per il dipinto.