Piero di Cosimo: Vulcano e Eolo (Ottawa)
Sull’opera: “Vulcano e Eolo” è un dipinto di Piero di Cosimo (Piero di Lorenzo), realizzato con tecnica a olio su tela intorno al 1489-90(?), misura 155,6 x 166,4, cm. ed è custodito nella National Gallery of Canada ad Ottawa.
Della tela in esame nulla si sa fino al 1885, quando riapparve a Londra all’esposizione “Old Masters” con assegnazione al Signorelli (Cortona, 1445 – Cortona, 16 ottobre 1523) e come proprietà del marchese di Lothian a Newcastle Abbey Dalkeith.).
Nello stesso anno, per l’appunto in tale occasione, l’opera venne restituita a Piero di Cosimo da Phillips (“GBA” 1885). Tale assegnazione fu pienamente accettata dal resto della critica anche se qualche studioso come il Van Marle (1931), il Degenhart (1933) ed il Siple (“BM” 1939) l’ebbe declassata alla paternità della scuola di Piero. In queste affermazioni quasi certamente può avere giocato un ruolo notevole lo stato di conservazione della stesura pittorica, poiché si presenta svigorita dalle drastich
Opere Pittori A-Ee puliture effettuate in passato, tanto che in alcune zone si nota la trama della tela.
Panofsky (1939), mettendo in relazione la presente opera con la “Caduta di Vulcano” (cm. 155 x 174, Wadsworth Athenaeum, Hartford, Conn., si veda nella pagina precedente) la interpreta come “Vulcano protoartefice e primo maestro della civiltà umana che insegna all’uomo, con l’aiuto di Eolo, a dominare il fuoco e a piegarlo alle sue necessità”.
Sempre il Panofsky (1939) ipotizza – con grande cautela – che il dipinto facesse parte della pala del Pugliese, riferito al momento successivo, “sub Vulcano”, delle “storie’ dell’umanità primitiva“.
Per quanto riguarda la cronologia, questa è variamente assegnata, ma la maggior parte degli studiosi è comunque orientata a collocarla nel periodo 1485-90.
Nel 1937 pervenne alla National Gallery canadese.