Correggio: La Leda (Berlino)
Sull’opera: “Leda” è un dipinto autografo del Correggio realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1531 , misura 152 x 191 cm. ed è custodito a Berlino, Staatliche Museum.
Opere raffiguranti gli “Amori di Zeus”‘, oltre quella del Correggio, non ne risultano negli inventari di Filippo II. Nel 1603 l’opera in esame fu acquistata a Madrid, insieme alla Ganimede, da Rodolfo II d’Asburgo e portata a Praga, dove venne a far parte, nel 1648, del bottino svedese e quindi trasferita a Stoccolma, insieme alla Danae.
Le due opere diventarono proprietà della famiglia Orléans. Quest’ultima viveva a Parigi dove il figlio del duca acquirente, colto da vera pazzia, danneggiò irrimediabilmente la tela all’altezza della testa di Leda; l’opera fu acquistata a basso costo dal pittore Coypel che provvide a rifare completamente la parte distrutta dando il difficile incarico del ripristino a Boucher, Vanloo oppure Deslyens. In ogni caso, si sa con certezza che l’attuale testa di Leda è dello Schlesinger.
Da Coypel il dipinto passò al collezionista Pasquier; e, alla morte di questi, a Federico II di Hohenzollern (Federico il Grande di Prussia). Nel 1806, insieme a moltissime altre opere di grandi pittori, ritornava a Parigi come bottino napoleonico; nel 1812 fu restituita.
Le ipotesi cronologiche variano ma si mantengono nel tardo periodo dell’artista: il 1530-32 per Gronau; il 1531-32 Bottari; 1533 circa Bianconi, Venturi e Ricci. La contemporaneità nella realizzazione rispetto alla Danae appare plausibile per alcuni particolari comuni ai lavori portati a termine nel Duomo parmense.
Di significativa importanza sono le copie esistenti della Leda; se ne menzionano alcune antiche, ma particolarmente interessante rimane quella custodita nel Museo del Prado (Madrid) perché riprodotta prima della decapitazione della figura originale.