Cimabue: Crocifissione (Assisi)
Sull’opera: “Crocifissione” è un affresco autografo di Cimabue realizzato nel 1280-83, misura 350 x 690 cm. ed è custodito nel transetto sinistro della Chiesa superiore di S. Francesco ad Assisi.
L’affresco in esame si trova sulla parete sinistra del transetto, proprio di fronte all’altra Crocifissione dello stesso Cimabue (cm. 350 x 300 circa, molto danneggiata).
Lo stato di conservazione della presente opera è molto brutto, sia per le innumerevoli abrasioni sia per le ossidazioni delle biacche e – più in generale – dei pigmenti chiari.
Dell’armonia cromatica originale non resta pressoché nulla. Rimangono tuttavia – ed anche ancora ben leggibili – i tratti dell’intera struttura compositiva, dove le forme dei volti e delle vesti si presentano più come una sinopia che come un dipinto su cui un tempo si vi si è lavorato. Alcuni chiari, purtroppo hanno subito un processo di annerimento che addirittura ha superato i contigui scuri, dando origine ad un’inversione di luminosità. Tuttavia in buona parte della zona inferiore compare ancora qualche traccia di colorazione originale.
Sull’autografia di Cimabue per questo dipinto, sempre enfatizzata dagli studiosi di ogni tempo, salvo rarissime eccezioni (alcuni negarono addirittura l’intervento dell’artista nella Basilica Superiore), non sono mai stati avanzati dubbi di nessun genere.
Si tratta di un vero capolavoro che agita intensamente lo spirito dell’osservatore: una composizione drammatica ed allo stesso tempo solenne, creativa e geniale, colma di severi contrappunti, carica di animata espressività nonostante il classicismo che vi si respira, conservatrice ma allo stesso tempo innovatrice, teatrale ma concreta.
È questa una forte denuncia di Cimabue ove non affiora il minimo sintomo di rassegnazione, in cui il dramma, già appena narrato dall’artista, si carica di una problematica che rimarrà sempre attuale.