Carpaccio: L’incontro dei fidanzati in pellegrinaggio
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Sull’opera: “L’incontro dei fidanzati in pellegrinaggio” è un dipinto autografo di Carpaccio, appartenente al “Ciclo di sant’Orsola”, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1945, misura 280 x 611 cm. ed è custodito nell’Accademia di Venezia.
Il telero è firmato e datato con la scritta “VICTORIS / CARPATI0 / VENETI / OPVS. / MCCCCLXXXXV.” sul cartiglio che pende alla base del pennone in primo piano, poco dopo il centro, verso destra. Questa è la tela più grande di tutta la serie dei dipinti di sant’Orsola, suddivisa in due ampie zone dallo stesso pennone rosso, ma in sostanza raffigurante quattro episodi ben distinti: due per ogni zona.
Iniziando con l’episodio sulla sinistra in primo piano vediamo il principe Ereo, figlio del re d’Inghilterra, che dà commiato al padre, in piedi; alla scena assiste un consistente corteggio di dignitari.
Sempre in primo piano, nella stessa zona ma un po’ più a destra, avviene l’incontro tra il principe ed Orsola, la promessa sposa. Quindi i due giovani fidanzati (zona a destra del pennone divisorio) si accomiatano dai genitori della ragazza.
In secondo piano (sempre sulla destra), oltre il canale, i due fidanzati con i propri seguiti s’imbarcano alla volta di Roma, mentre le navi, con le vele già gonfie dal vento, sono pronte per la partenza e la grande folla osserva la dinamica scena dalla riva.
La paesaggistica di questo dipinto, quanto mai articolata, integra vari elementi ricavati dal reale. I torrioni sulla sinistra, infatti, sembrano quelli di Rodi e Candia, mentre il palazzo merlato sull’estrema destra richiama quello dei dogi a Venezia. Sul pennone sventola il gonfalone di una famiglia di Sebenico.