Una selezione tra le opere più belle di tutti i tempi
I dipinti più belli scelti fra i due secoli
Continua dalla pagina precedente: 10 tra i dipinti più belli e famosi dal Quattrocento al Cinquecento
La Storia dell’arte è ricca di capolavori di grandi maestri della pittura, pertanto quelli che sto presentando in queste pagine, fra quelli più famosi, sono il frutto di una personale selezione che ritengo essere tra le più belle.
La bellezza, l’eleganza e la forza emotiva dei grandi dipinti illumina sempre l’anima dell’osservatore. L’invito sarebbe, perciò, quello di andare di persona nei vari musei e goderseli dal vivo!
Un viaggio fra i dipinti più famosi: in questa pagina sono raffigurati: La Cena in Emmaus di Caravaggio, la Ronda di notte (Ronda notturna) di Rembrandt, la Las Meninas di Velezques, La ragazza col turbante (La ragazza con l’orecchino di perla) di Jan Vermeer, l’Apparizione della Madonna col Bambino a San Filippo Neri di Giambattista Tiepolo, La Regata sul Canal Grande di Canaletto, La Maya desnuda e la Maja vestida di Goya e Il Primo Console supera le Alpi al Gran San Bernardodi Jacques-Louis David.
Caravaggio: Cena in Emmaus (1601-02)
La Cena in Emmaus è un opera di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, realizzata a olio su tela nel 1606, misura 141 x 175 cm. e si trova a Milano nella Pinacoteca di Brera. la tela rappresenta la scena del Vangelo secondo Luca.
Il dipinto è stato eseguito presso Zagarolo (altre fonti indicano invece zone di Palestrina), subito dopo la fuga dell’artista da Roma in seguito all’assassinio di Tommaso Ranuccio. In queste zone, infatti, viveva la famiglia dei Colonna con il suo protettore.
L’impressione immediata della scena di questa tela ricorda quella con la stessa tematica realizzata qualche anno prima e custodita a Londra. Qui rispetto alla prima c’è meno articolazione, meno contrasti coloristici e pochissimi effetti di quella tipica luminosità caravaggesca. Il Cristo, infatti, è rappresentato con espressione più triste e mostra segni di stanchezza.
Vedi approfondimenti sulla Cena in Emmaus di Caravaggio.
Rembrandt: Ronda di notte 1642
La Ronda di notte – noto come Notte di veglia, o Ronda notturna, o La guardia civica in marcia – è un’opera realizzata con tecnica a olio su tela nel 1642 da Rembrandt. Il quadro misura 359×438 cm. ed è custodito nel Rijksmuseum di Amsterdam.
La ronda di notte è considerato dagli studiosi di storia dell’arte come uno dei massimi capolavori di Rembrandt, soprattutto per l’eccezionale configurazione degli effetti luminosi, nonché per la meticolosa descrizione dei numerosissimi dettagli, data l’insolita dimensione della tela.
Il dipinto rappresenta in primo piano due figure militari, identificate in Frans Banning Cocq (Capitano) e Willem van Ruytenburgh suo luogotenente, riprese un attimo prima che le stesse dessero l’ordine di iniziare la marcia per dirigersi non si sa dove.
Diego Velazquez: Las Meninas (1656)
Las meninas è un’opera realizzata da Diego Velázquez nel 1656 con tecnica olio su tela, misura 318×276 cm e si trova nel Museo del Prado a Madrid
Il dipinto è ambientato all’interno dello studio dell’artista, che era ubicato a Madrid nel Real Alcázar di Filippo IV.
Nella Las Meninas è raffigurata l’infanta Margarita, figlia della nuova regina, attorniata dalle sue dame di corte. Quella che appare alla sua destra è Doña Maria Augustina de Sarmiento, mentre mentre l’altra del lato opposto è la sua nana di compagnia, Doña Isabel de Velasco, con a fianco il cane mastino. Oltre queste, compaiono altri membri della corte spagnola. L’artista è chiaramente riconoscibile a sinistra di fronte al proprio cavalletto.
Las Meninas è un dipinto di grandissimi effetti raffigurativi. L’Infanta Margarita, protagonista principale, appare orgogliosamente effigiata al centro tra le sue damigelle e la propria nana. Quella a sinistra le si inginocchia di fronte, mentre l’altra appare nell’attimo in cui si sta piegando verso di lei. Tali gesti rafforzano il fatto che l’infanta diventi il fulcro centrale dell’azione.
La nana, poco più alta di Margarita, nonostante le caratteristiche di nanismo, per contrasto fa apparire assai più delicato il personaggio principale, rendendolo anche più prezioso e fragile.
Jan Vermeer – La ragazza col turbante o La ragazza con l’orecchino di perla (1665-1666 ca)
Ragazza con turbante, o Ragazza con l’orecchino, o Ragazza con perla all’orecchino è un’opera di Jan Vermeer realizzata con tecnica a olio su tela nel 1660-65. Il quadro, che misura 46,5 x 40 cm, si trova nel Museo Mauritshuis a L’Aia.
Lo studioso di storia dell’arte Malraux riconobbe nell’effigiata la figlia minore di Vermeer. Tale ipotesi ebbe poco sostegno da parte di altri studiosi, anche perché la cronologia dell’opera non lo permetteva.
Il turbante è probabile che sia appartenuto al pittore insieme ai costumi turchi, questi ultimi effettivamente risultanti fra i propri beni.
Il dipinto apparve nel 1882 ad un bassissimo prezzo presso la “vendita Braam” di Amsterdam, dove fu acquistato da A. A. des Tombe (nome che pare essere errato) a 2 fiorini e 30 stuyvers. Nel 1903 la stessa persona lo fece pervenire in dono al Museo Muritshuis, l’odierna sede.
Vedi approfondimenti sulla Ragazza col turbante.
Gianbattista Tiepolo – Apparizione della Madonna col Bambino a San Filippo Neri (1739-40)
L’Apparizione della Madonna col Bambino a San Filippo Neri è un’opera di Giambattista Tiepolo realizzata intorno al 1639-40 con tecnica a olio su tela, misura 350 x 182 cm. e si trova nella Chiesa di San Filippo Neri a Camerino.
La composizione venne pubblicata nel 1964 sulle pagine di “AV” dallo Zampetti. Non esistono documentazioni che parlino della pala in esame, che attualmente la possiamo ammirare attorniata da una corposa cornice di marmo.
Di certo si sa che nel 1735 alla chiesa che la custodisce fu portato a termine il tetto insieme alle decorazioni interne.
Un accurato studio dello stile porta ad assegnare al dipinto una cronologia che risulta la stessa della pala della “Madonna con le sante Caterina, Rosa col Bambino e Agnese“, cioè il periodo dopo la realizzazione degli “Affreschi di Santa Maria dei Gesuati a Venezia”. Infatti di questi ultimi esistono documentazioni che si riferiscono agli anni 1737-39.
Lo stile di questa raffigurazione rileva soprattutto un’armoniosa bellezza cromatica ed una pacata struttura compositiva, senza nervose interruzioni dei contorni che elegantemente vi primeggiano.
La figura delicata e gentile della Madonna ricorda le immagini femminili dei dipinti dei Carmini che l’artista realizzò a Venezia.
Vedi approfondimenti sull’Apparizione della Madonna col Bambino.
Canaletto: La Regata sul Canal Grande (1732)
La Regata sul Canal Grande è un’opera di Canaletto realizzata nel 1732, misura 77 x 126 cm. e si trova nelle Collezioni reali di Londra.
La composizione raffigura il Canal Grande nel momento in cui si disputa una gara molto importante per i Veneziani: la storica Regata di Venezia, ancora oggi assai apprezzata dalla popolazione.
Nel dipinto si nota l’intensa attività e traffico di gondole, con altri tipi di imbarcazioni che fanno da contorno, stracolme di tifosi.
Sui muri dei palazzi veneziani si vedono appesi dei grossi drappi ricamati, a simboleggiare la giornata di festa. Il tutto in uno sfondo con un bellissimo cielo, che occupa circa metà superficie quadro.
William Hogarth: Matrimonio alla moda (1744)
Il Matrimonio alla moda è un ciclo di sei composizioni di William Hogarth realizzate nel 1744 con tecnica a olio su tela, le cui misure – tutte perfettamente uguali – sono cm. 68,5 x 89. I sei i dipinti si trovano a Londra nella National Gallery di Londra.
Con le sei opere l’artista intende descrivere le sgradevoli conclusioni di un’unione cercata non solo per interesse ma soprattutto per ambizione.
Nel “London Daily Post” del 2 aprile 1743 apparve il seguente annuncio: “Mr. Hogarth ha l’intenzione di pubblicare per sottoscrizione sei stampe in rame, incise a opera dei migliori maestri di Parigi da quadri propri raffiguranti una variazione su una vicenda moderna nell’alta società, e intitolati Matrimonio alla moda. Si baderà in modo specifico che la decenza e la proprietà di tutta la serie non abbiano a sollevare la minima obiezione, e che le relative figure non contengano riferimenti personali”.
Nella National Gallery le tele appaiono entro le originarie cornici ‘Maratta’, che lo stesso artista commissionò pagandole 24 ghinee.
Vedi approfondimenti sul Matrimonio del Libertino
Goya: La Maya desnuda e la Maja vestida (1800-1803)
La ‘”Maja’ desnuda” e la “Maja’ vestida” sono considerate dagli studiosi di storia dell’arte fra capolavori più famosi dell’artista, soprattutto per quel senso di “proibitivo” che si respira nella prima.
Alcuni sostennero che nella Maja si potesse identificare duchessa de Alba, cosa che non ebbe abbastanza consensi dalla critica, che la escludeva a priori. Si sa invece con certezza che Goya eseguì la Maja vestida per ricoprire la desnuda.
Vedi approfondimenti sulle due Maje di Goya.
Jacques-Louis David: Il Primo Console supera le Alpi al Gran San Bernardo (1801)
Il dipinto “Bonaparte valica le Alpi” (conosciuto anche come Bonaparte valica il Gran San Bernardo) è un ritratto di Jacques-Louis David realizzato intorno al 1800-03 con tecnica a olio su tela. Misura 260 × 221 cm. e si trova nel Castello della Malmaison, Rueil-Malmaison.
Napoleone appare nel momento in cui attraversa il Colle del Gran San Bernardo con la sua armata nella seconda campagna d’Italia, in cui risulterà vittorioso.
L’artista realizzò cinque versioni di questo dipinto. Il primo ritratto venne commissionato da Carlo IV per tentare un’intesa tra Spagna e Francia. Le tre versioni successive, che vennero commissionate dallo stesso Napoleone a fini propagandistici, raffigurano i primi ritratti ufficiali del Primo console.
I tre dipinti si trovavano presso il castello di Saint-Cloud, nel palazzo della Repubblica Cisalpina e nella biblioteca dell’hôtel des Invalides. L’ultima versione fu realizzata dall’artista per rimanere nel proprio studio.
Vedi approfondimenti su Wikipedia.
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