Fondatore della secessione di Monaco
Franz von Stuck (1863-1928) era un artista espressionista tedesco.
Nel 1892 fondò il movimento della secessione di Monaco (secessionismo nell’arte) insieme ad altri artisti monacensi in segno di protesta contro il conservatorismo dell’arte ufficiale.
Questo movimento, considerato la prima secessione della storia dell’arte moderna, trovò i suoi punti maggiormente qualificanti nel rinnovamento della pittura di paesaggio, nella creazione di un nuovo gusto decorativo soprattutto nella grafica, nell’apertura agli aspetti più vivi della cultura artistica europea.
LO STILE
Stuck è particolarmente noto per i suoi dipinti allegorici pervasi di torbida sensualità e di morboso romanticismo, a tratti decisamente inquietante.
I soggetti delle sue opere sono solitamente personaggi mitologici o religiosi.
Lucifero
1889-90, olio su tela, 161×152 cm, Sofia, National Gallery for Foreign Art
Il protagonista di quest’opera è Lucifero seduto su una sorta di muretto, nudo, con le ali flosce e nere.
Viene rappresentato da Stuck con espressione pensierosa e corrucciata mentre fissa lo spettatore in modo insistente ed inquietante con i suoi occhi gialli e magnetici, particolare che spicca tra i colori scuri della tela.
Allo stesso tempo la posa conferisce all’angelo caduto l’aria di un’oscura forza in agguato che potrebbe assalire da un momento all’altro materializzandosi fuori dalla tela.
È un’opera particolarmente suggestiva che mette Lucifero sotto una luce diversa dal solito, rappresentato quasi come un essere umano colto in un momento di meditazione.
Il peccato
1893, olio su tela, 95×60 cm, Monaco, Neue Pinakothek
L’opera rappresenta il racconto del peccato originale impersonificato da Eva la quale, in questa tela, non è più vittima bensì artefice di tentazioni.
Il suo corpo nudo, messo in evidenza dalla luce, è avvolto dalle spire di un serpente che fissa minacciosamente lo spettatore dalla spalla destra della protagonista.
Dall’ombra spicca però il baluginare degli occhi della donna che osserva con sguardo sensuale oltre la tela, quasi a voler attirare verso di sé chiunque la stia guardando.
Il dipinto è dominato da una sorta di ironia, sottolineata ad esempio dall’enigmatico sorriso di Eva, che dimostra come l’artista vedesse nel peccato un’inevitabile componente dell’esistenza umana piuttosto che una colpa. È la tela che forse più incarna il pensiero e la visionarietà di Stuck.
Virginia Ciccariello
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