Giacomo Trecourt (Bergamo 1812 / Pavia 1882)
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Giacomo Trecourt studiò all’Accademia Carrara della sua città insieme al Piccio (Giovanni Carnevali) sotto la guida del Diotti. A trent’anni Giacomo venne nominato professore alla Scuola Civica di Pavia dove ebbe per allievi il Cremona ed il Faruffini.
Dipinse quadri di soggetto storico e pale d’altare, ma la ritrattistica rimane la sua produzione più felice, come si può notare in “Ritratto di giovinetta” (Pavia, Museo Civico).
Era molto abile anche nel dipingere soggetti ed episodi popolari e di vita quotidiana, talvolta colmi di una forte carica sentimentale, sfiorando il patetico come nell’opera “Notizia di una sciagura del 1840”, dove viene messa a dura prova la reazione emozionale dell’osservatore.
Insieme a Giovanni Carnevali (Piccio) si recò, nel 1845, a piedi, a Parigi per studiare le opere di Eugène Delacroix, portando a compimento quel celeberrimo viaggio che presto diventò leggenda presso i pittori lombardi e veneti dell’epoca.
Un’opera di Giacomo Trecourt:
Bibliografia:
“Pittura a Bergamo, dal romanico al neoclassico” di M. Gregori, A. G. Pizzi, 1Cinisello Balsamo, 991.
“Il segno romantico: la donazione Carlo Rumi, i taccuini di viaggio di Daniele Farina” di Francesco Rossi, Accademia Carrara, Bergamo, 1997.