Scuola di Fontainebleau
La Scuola di Fontainebleau può essere considerata come un movimento artistico che nacque e si sviluppò nella Francia di Francesco I (Cognac, 1494 – Rambouillet, 1547) in uno strettissimo ambiente legato esclusivamente alle aspirazioni del re. Quest’ultimo, infatti, desiderava che si ricreasse un contesto curtense grandioso ed elegante, all’altezza delle più importanti corti rinascimentali presenti nel continente europeo.
Una volta eletto come residenza il castello di Fontainebleau (così chiamato perché assai vicino all’omonima cittadina francese), Francesco I ne commissionò il restauro e relative decorazioni, chiamando a sé i più rinomati artisti dell’epoca, tra i quali molti italiani.
I lavori iniziarono nel 1528 sotto la supervisione dell’architetto Gilles Lebreton (morto nel 1553), poi passata a Rosso Fiorentino tra i cui assistenti figuravano il Francesco Primaticcio, detto il Bologna (Bologna, 30 aprile 1504 – Parigi, 1570), Nicolò dell’Abate (Modena, circa 1510 – Fontainebleau, 1571), Benvenuto Cellini (Firenze, 3 novembre 1500 – Firenze, 13 febbraio 1571), Luca Penni (1500-1556), Sebastiano Serlio (Bologna, 6 settembre 1475 – Fontainebleau, 1554 circa) e Jacopo Barozzi da Vignola (Vignola, 1507 – Roma, 1573). La grande opera fu portata a compimento nel 1590.
L’aspetto di quel contesto e l’abbondanza delle pregiate opere in esso contenute, voluti da Francesco I e portati avanti dai suoi cinque successori, si sviluppò nel corso dei sei decenni (1528-90) dagli artisti, soprattutto italiani, tanto a quello stile – “manierista italiano”– venne dato il titolo di “Scuola di Fontainbleu”.
Lo stile del Castello di Fontainebleau è da ravvisarsi soprattutto nel dettaglio degli arredi e nelle singole decorazioni degli ambienti, senza però tralasciare gli eleganti riferimenti alla visione d’insieme, comprensiva del parco esterno e del giardinaggio. Ogni cosa, infatti, fu attentamente disegnata, tanto che anche moltissimi oggetti di uso comune furono studiati e decorati dai numerosi artisti che si avvicendarono nel corso di quei lavori.
Le opere comprendevano numerosi campi delle arti figurative e quindi lo stile Fontainebleau riguardava non soltanto la pittura e la scultura, apprezzata e copiata da artisti francesi, ma si estendeva ai più svariati settori. Con Enrico IV (Pau, 1553 – Parigi, 1610, al trono dal 1589) nacque la seconda Scuola di Fontainebleau, di cui Toussaint Dubreuil (Parigi, 1561 – Parigi, 1602) ne fu il maggior interprete.