Pagine correlate all’artista: Biografia e stile di Botticelli Le opere – L’elenco delle opere – Il periodo artistico – La critica – L’artista dalle Vite di Giorgio Vasari (pdf) – Bibliografia.
Segue dalla pagina precedente:”Botticelli e i lavori nella Cappella Sistina“
Botticelli e le storie di Nastagio degli Onesti:
Il rientro a Firenze e Nastagio degli Onesti
Il rientro a Firenze e l’interruzione del contratto romano
Mentre si trovava a Roma ai lavori della Cappella Sistina (si veda la pagina precedente sul link in alto) il Botticelli fu informato dell’improvvisa morte del padre, per cui dovette ritornare d’urgenza a Firenze.
Appena rientrato decise di non partecipare alla continuazione dei lavori previsti nel nuovo contratto stipulato a Roma e, quindi, si impegnò con le locali pregiate committenze, che parevano ormai non mancargli più.
Il 5 ottobre 1482, infatti, all’artista fu chiesto di partecipare alla decorazione della Sala dei Gigli (Apoteosi di san Zanobi e ciclo di uomini illustri) di Palazzo Vecchio insieme a Piero del Pollaiolo, Domenico Ghirlandaio e Pietro Perugino. L’unico ad occuparsi della committenza fu però il Ghirlandaio.
Gli influssi della Cappella Sistina
Tuttavia i lavori alla Cappella Sistina influirono sensibilmente sulla pittura di Botticelli, soprattutto su alcuni elementi figurativi con una rinnovata visione verso i motivi classici.
Inoltre ebbe un più consapevole approccio con gli sfondi, impiegando elementi architettonici dell’antichità. A questo c’è da aggiungere gli influssi, se pur minimi, di altri artisti e la visione diretta di antichi sarcofaghi.
Le Storie di Nastagio degli Onesti
Nel 1483 la famiglia de’ Medici (forse proprio Lorenzo il Magnifico) commissionò all’artista le Storie di Nastagio degli Onesti (tratte dal Decameron), da dipingere su quattro pannelli per cassone. Si trattava di un regalo di nozze per Lucrezia Bini e Giannozzo Pucci che si sposarono in quell’anno.
Gli elementi tratti dalla novella del Decameron, soprattutto quelli soprannaturali, di cui le singole storie erano colme, consentirono all’artista di integrare la sua capacità di rappresentazione narrativa con un registro fantastico ancora inesplorato. Tutto ciò è testimoniato dagli elementi presenti nei pannelli in esame, nonostante risulti evidente che molte zone fossero state affidate agli aiuti di bottega. Tuttavia l’importantissimo ciclo, secondo gli studiosi di Storia dell’arte, risulta tra i più originali in tutta produzione artistica di Botticelli.
Le quattro storie raffigurate dal Botticelli (Museo del Prado, Madrid)
Primo episodio
Nastagio, dopo essere stato rifiutato dalla figlia di Paolo Traversari, si ritrova a vagare solo e pensieroso in una pineta di Ravenna.
Ad un tratto gli appare una donna che cerca di fuggire da un cavaliere e dai suoi cani: Questi ultimi alla fine riescono ad azzannarla nonostante i tentativi di Nastagio per evitare l’aggressione.
Secondo episodio
Nastagio (figura a sinistra) è sorpreso e inorridito dalla scena che gli si presenta davanti, con l’assalitore che estirpa il cuore della donna per poi darlo in pasto ai cani.
La donna miracolosamente si rialza e riprende la fuga richiamando cavaliere e cani ad un nuovo inseguimento (visibile al centro sul fondo). Nastagio riesce finalmente a chiedere al cavaliere spiegazioni sul suo comportamento, il quale lo informa di chiamarsi Guido. Inoltre gli dice di essere un suo avo, suicidatosi perché respinto dalla donna amata. Per tal motivo quindi egli deve, per volere divino, insieme all’antica amata, ripetere in quel luogo la stessa scena per un lunghissimo periodo: tanti anni per quanti mesi la donna derise i sentimenti del cavaliere.
Terzo episodio
Dopo l’orrenda apparizione, Nastagio decide di far conoscere alla figlia di Traversari la punizione a cui verrà sottoposta per averlo respinto. Poi la invita insieme al padre ed altre persone ad un banchetto, proprio nel luogo delle ripetute apparizioni. Alla solita ora appaiono le ripetute scene del cavaliere che insegue la donna, della sua aggressione e del cuore mangiato dai cani. Nastagio spiega i motivi di tale punizione alla donna che lo sta respingendo; finalmente lei, terrorizzata, acconsente di sposarlo.
Quarto episodio
Nastagio si sposa con la figlia di Traversari e la scena del riquadro raffigura il ricco banchetto nuziale. Sopra i tre capitelli in primo piano si possono identificare gli stemmi dei Pucci, dei Medici e dei Bini.
Nel 1483 l’artista fu chiamato da Lorenzo il Magnifico a partecipare, insieme ad altri famosi artisti locali (Domenico Ghirlandaio, Pietro Perugino e Filippino Lippi) alla decorazione della villa di Spedaletto, situata presso Volterra. Gli affreschi, tutti a carattere mitologico si persero purtroppo totalmente nel tempo[ Santi, citazione a pagina 86].
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