Palagi Pelagio
Palagi Pelagio: Pittore, scultore, architetto ed anche dotto archeologo. Fu attivo soprattutto a Torino, dove fu insegnante all’Accademia. Come pittore passò dai temi classici al repertorio romantico
Palagi Pelagio: Pittore, scultore, architetto ed anche dotto archeologo. Fu attivo soprattutto a Torino, dove fu insegnante all’Accademia. Come pittore passò dai temi classici al repertorio romantico
Migliara Giovanni si formò a Milano frequentando la scuola di Gaspare Galliari e poi, studente all’Accademia di Belle Arti di Brera, seguì i corsi di Giocondo Albertolli e del Levati.
Carlo Mancini: Nato da famiglia patrizia, amante della musica e musicista egli stesso, fu amico di musicisti e poeti come Arrigo Boito ed Emilio Praga. Studiò all’Accademia di Brera ed iniziò subito una intensa attività di paesaggista.
Il giovane Inganni Angelo riceve i primi insegnamenti dal padre decoratore e dal fratello Francesco, maggiore di lui di quindici anni e dichiarato pittore di soggetti di animali. Allievo dell’Accademia di Brera
Induno Gerolamo: Fratello di Domenico, ma con personalità decisamente minore, studiò anch’egli a Brera con il Sabatelli. Di dodici anni più giovane del fratello, dopo lo studio all’Accademia, partecipò alle “cinque giornate di Milano”.
Allievo del Sabatelli all’Accademia di Brera, grazie all’aiuto dell’orefice Luigi Cossa a cui era stato affidato, Domenico Induno esordì dipingendo quadri storici e religiosi alla maniera di Francesco Hayez .
Francesco Hayez: Nato da padre francese e avviato all’arte pittorica da uno zio antiquario che voleva fare di lui un restauratore di quadri, Francesco studiò sotto il Maggiotto, il Querena, il Matteini e vinse, a diciotto anni, il Pensionato di Roma
Gola Emilio: Laureatosi ingegnere, studiò pittura sotto la guida del famoso Sebastiano De Albertis. Più importanti per la sua formazione furono però i contatti con la scapigliatura milanese.
Gignous (Zignù) Eugenio: Nato da una famiglia di origine savoiarda, il Gignous seguì all’Accademia di Brera i corsi di pittura di paesaggio come allievo di Luigi Riccardi sino al 1870
Filippini Francesco frequentò la scuola di disegno presso la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, ed essendo la famiglia di origini modestissime, fu costretto a lavorare come commesso in una drogheria e ad impegnarsi come scrivano presso lo studio di un notaio