Vincenzo Franceschini
Vincenzo nasce nel 1812 a Casandrino. Sa sua prima formazione artistica si compie con Pitloo e Marsigli, in seguito subirà gli influssi del Duclère e del Fergola
Vincenzo nasce nel 1812 a Casandrino. Sa sua prima formazione artistica si compie con Pitloo e Marsigli, in seguito subirà gli influssi del Duclère e del Fergola
Di genitori francesi, Teodoro nasce a Napoli nel 1816. Frequenta la scuola d’arte napoletana di Pitloo distinguendosi dagli altri e, rimanendo il più fedele allievo del suo Maestro, del quale gli sposerà figlia.
Beniamino nasce a Barletta nel 1815. Entra, in giovanissima età, nella scuola d’arte di Pitloo a Napoli, dove mostra da subito le sue doti nella pittura e nel disegno. A trent’anni si trasferisce in Francia
Del gruppo napoletano dei Carelli, Raffaele è il più antico. Nasce, da una famiglia di artisti, il 27/09/1795 a Martina Franca in Puglia. I primi insegnamenti artistici li riceve dal padre, anch’egli pittore
Opere di Antonio Smink Pitloo. Tra le quali: la lanterna del molo, veduta di Ischia, Paesaggio al Tramonto, Boschetto Francavilla a Chiatamone, Tramonto sul porto
le opere più significative di Giacinto Gigante tra le quali: Mercato a Castellammare, Costiera sorrentina, tempesta sul golfo di Amalfi, mercato di Quisisiana, la grotta di palazzo donn'Anna e altre.
Giacomo Trecourt studiò all’Accademia Carrara della sua città insieme al Piccio (Giovanni Carnevali) sotto la guida del Diotti. A trent’anni venne nominato professore alla Scuola Civica di Pavia
Seppur nativo di Savona Cesare Tallone visse ad Alessandria fino ai vent’anni. Trasferitosi poi, a vivere ed operare tra Milano e Bergamo, insegnò, rispettivamente, prima a Brera e poi all’Accademia Carrara.
Luigi Scrosati non frequentò nessuna Accademia ma il suo vigoroso temperamento artistico gli permise un particolare valore per le varie esperienze cromatiche, dimostrate, in una attività dalle reminiscenze tiepolesche.
Daniele Ranzoni fece parte della seconda generazione del romanticismo. Dopo aver ricevuto le prime nozioni di disegno da un certo Litta, ed ottenuta una piccola pensione, studia, prima all’Accademia di Brera, poi all’Albertina di Torino