La fama di Pinturicchio gli aveva dato modo di manifestare tutta la sua cultura sul mondo classico, per cui gli venne affidato dal ricchissimo Pandolfo Petrucci l'incarico per una grandiosa opera di decorativa nel suo palazzo
Nel 1502 Pinturicchio, all'età di cinquant'anni, mentre si preparava a lasciare l'Umbria, dettò testamento in cui comparivano i nomi della moglie (Grania) e di una figlia (Clelia)
A Roma intorno 1490 Pinturicchio dipinse la "Madonna della Pace" per San Severino Marche, opera integralmente autografa commissionata da Liberato Bartelli
La prima grande esperienza artistica di Pinturicchio fu la decorazione a fresco nella Cappella Bufalini della chiesa romana dell'Aracoeli ove vi raffigurò il ciclo con Storie di san Bernardino
Pinturicchio (Perugia, 1452 circa – Siena, 11 dicembre 1513) Bernardino di Betto Betti, meglio conosciuto come Pinturicchio (altri lo chiamano Pintoricchio ma sono validi entrambi i nomi, derivati da "piccolo pintor"
"La caccia in valle " è il titolo di una serie di dipinti dipinti autografi (sette) di Pietro Longhi, realizzati con tecnica a olio su tela nel 1765-70
"La toeletta" è un dipinto autografo di Pietro Longhi, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1760, misura 61 x 50 cm.
"Lezione di geografia" è un dipinto autografo di Pietro Longhi, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1752 e misura 62 x 41,5 cm.
"Il parrucchiere" è un dipinto autografo di Pietro Longhi, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1760 e misura 63 x 51 cm.
"Le Storie di san Bernardino" appartengono ad un ciclo di otto dipinti realizzati con tecnica a tempera su tavola intorno al 1473. Essi sono generalmente riferiti con riserve alla "Bottega del 1473" o a un "Maestro".