Federico Faruffini (Sesto San Giovanni 18-8- 1833 / Perugia 15-12 1869)
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Faruffini Federico
Studiò a Bergamo con il Trecourt e poi a Venezia dove conobbe il Cremona. Trasferitosi a Milano, lavorò all’Accademia di Brera sotto il Bertini.
Inquietamente, si dilettava a viaggiare; vagò da Milano a Genova, da Roma (insieme al Piccio) a Parigi e si recò anche in Grecia.
Fondamentale fu il suo soggiorno veneziano, dove lo studio del Tiepolo, e in generale i coloristi veneti del Cinquecento, orientarono la sua pittura verso toni accesi ed audaci accordi cromatici.
Innovatore nello stile, nella scelta dei soggetti, rimase però molto legato alla tradizione accademica, come si può ammirare in “Canizza e Bordello” (Milano, Pinacoteca di Brera), “Machiavelli e Cesare Borgia” (tela dalle grandi dimensioni premiata con una medaglia d’oro in un’esposizione di Parigi), “Tiziano e le figlie”, “La giovinezza di Lorenzo il Magnifico” (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna).
Trovata ormai la sua maniera, l’artista si impegnò con fervore nella sua arte raggiungendo altissimi risultati. Le opere che sicuramente hanno consacrato la sua fama, oltre a quelli sopra citati, sono da ricordare: “La morte di Ernesto Cairoli”, “La lettrice” (Milano, Galleria d’Arte Moderna), “La gondola di Tiziano” Milano, Collezione privata), ”Romanza sul Ticino”(Milano, Collezione Privata), “Ponte Sant’Angelo” (Roma, Galleria d’Arte Moderna), “Gli scolari dell’Alciato”, “Il sacrificio della Vergine del Nilo” (Roma, Galleria d’Arte Moderna).
Le “Le critiche molto aspre di alcuni artisti suoi contemporanei, compresa l’agguerrita ostilità del Bertini, allontanarono in buona parte gli acquirenti dai quadri del Faruffini e furono tra le cause maggiori che lo condussero nel precipizio di una profonda crisi depressiva, anche se non mancarono addizionali logorii maturati nell’ambito della sua arte.”
Questa drammatica crisi gettò il pittore nello sconforto più totale e, con il suicidio a Perugia nel ’69, l’artista lombardo pose termine alla sua ancor giovane età. Aveva soltanto, trentasei anni.
Cinque opere del Faruffini: