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Biografia di Edgar Degas

Pagine correlate a Edgar Degas: Le sue opere – L’Impressionismo – La critica – Gli scritti  – Tra l’Impressionismo e il Post-Impressionismo.

Biografia e vita artistica di Degas

L’arte di Degas

Mercato del cotone a New Orleans,
Mercato del cotone a New Orleans, 1873 tela cm 74 x 92, Pau Musée des Beaux Arts.

Edgar Degas (1834 – 1917) appartiene ad un ambiente artistico raffinato, nel quale si forma, sin dalla primissima infanzia.

La sua indole critica, unita alla sua intelligenza ed alla vastissima cultura, è molto profonda e talvolta tagliente come le sue pitture. Implacabile verso gli artisti del suo periodo e soprattutto verso le sue opere e comportamenti. Malinconicamente appassionato da Ingres e dal suo genuino linguaggio limpido e lineare, egli trova consolazione soltanto quando è immerso nel mondo del Louvre. In questo museo passa intere giornate ad osservare, scrutare e studiare a fondo soprattutto le opere degli antichi maestri.

L’amore per l’arte italiana e l’avvicinamento agli Impressionisti

Frequenta spesso ambienti di arte italiani soprattutto Roma, Firenze e Napoli, dove rivolge la sua attenzione a Michelangelo, Raffaello ed altri grandissimi artisti del Quattrocento e del Cinquecento.

Al Café Concerto “Les Ambassadeurs”, 37 x 27 cm. Musée des Beaux Arts, Lione.

La sua formazione artistica si sviluppa nella solitudine e con esperienze puramente personali. Benché frequenti spesso gli Impressionisti, rimane sempre staccato dal movimento e mai modificherà il suo modo di osservare il paesaggio e lo svolgimento della vita quotidiana. Pittore realista per passione, Edgar ha uno spirito profondamente sorprendente ed un occhio eccezionale nel cogliere e poi raffigurare tutta la verità che lo circonda.

Nei suoi ritratti cattura con semplicità e naturalezza gli aspetti psicologici più importanti, analizzandoli e poi riproducendoli con grandissima espressione artistica. L’osservatore delle opere viene invaso da questa forza che egli descrive come in una poesia, ne rappresenta il costume, le consuetudini di vita sociale, l’atmosfera dell’ambiente, ed ogni caratteristica tipica del personaggio raffigurato in esse.

Un impressionista che lavora nell’atelier, non accosta colori puri, è poco paesaggista ed elabora il disegno.

Ballerine sulla scena, 1880, pastello e tempera cm. 38 x 27 Collezione privata.

Edgar Degas è considerato un pittore impressionista che si stacca da tale linguaggio artistico per diverse ragioni. La prima deriva dal suo preferire il lavoro in studio anziché all’aria aperta. La seconda è data dal suo completo disinteresse nella ricerca della luminosità con le nuove e rivoluzionarie tecniche delle macchie di colore accostate le une alle altre. La terza motivazione è il suo scarso interesse per il paesaggio. L’ultima, non meno importante, è la sua grande passione e il rispetto per il disegno. Nonostante tutto, partecipa a ben sette mostre impressioniste su otto.

La cosa principale che accomuna Degas agli altri impressionisti è la sensibilità innovativa ed informale che entra in gioco nel dipingere la realtà.

Le sue tematiche

Le sue tematiche preferite sono, i campi di corse, i caffè, i teatri, i postriboli, i boulevard, gli spettacoli di ballo, ed in generale gli ambienti interni con donne nella loro intimità ed immerse nel loro ruolo (dalle ballerine alle stiratrici, alle donne in atteggiamenti di pettinarsi o di mettersi una scarpa).

Nulla sfugge alla sua esplorazione, crudele e qualche volta spietata, ma di solito penetrante. Egli è un attento osservatore ed è in una continua ricerca psicologica nelle più profonde intimità dei personaggi che rappresenta nelle sue tele. In esse inserisce la spontaneità della vita quotidianamente vissuta. Studia appassionatamente le stampe giapponesi dalle quali riesce a prendere le cose che più lo stimolano, come ad esempio la composizione asimmetrica. Una strutturazione, questa, apparentemente squilibrata con figure umane raggruppate ai lati più esterni della tela. Un esempio ne è la “Donna con Crisantemi” (1865, tela cm. 74 x 92. New York The Metropolitan Museum of Art), dove una donna tagliata dal bordo è relegata ad un angolo, mentre grandissima importanza assumono i fiori con le loro ricche gamme cromatiche. Si noti come la figura tenda a sparire concentrando lo sguardo su un altro qualsiasi punto della tela.

L’importanza del disegno e degli studi preparatori

Per Edgar Degas è di importanza fondamentale il disegno e la prima imprimitura. Ricorre spesso ad accurati studi preparatori e molte volte, non essendo soddisfatto del lavoro finale, lo riprende in tutte le sue particolarità tanto da renderlo diverso.

Qualche volta lo ricalca con carta trasparente per riportarlo su una nuova tela iniziando a ridipingerlo. La sua tecnica non si limita alla pittura a olio ed al pastello, ma sperimenta sempre nuove forme artistiche con combinazioni fuori dalla norma.

Dopo il bagno, 1885 pastello 64 x 50 collezione privata in U.S.A.

La progressiva riduzione della vista

Intorno agli ultimi due decenni del secolo (l’Ottocento) ad Edgar si indebolisce fortemente la vista e si vede così costretto a passare ad altre forme artistiche, con cui potersi più facilmente esprimere.

Scultura e pastello

Scultura e pastello diventano il suo alimento quotidiano. Con essi riesce a catturare il movimento nella sua immediatezza e tutte le figure vengono colte in pose naturali che non riescono a nascondere gli sforzi fisici. Le opere in pastello sono generalmente composizioni molto semplici e con poche figure, che vengono affidate per comunicatività ed incisività al puro cromatismo, realizzando così una splendida semplicità compositiva.

Scena teatrale e balletto

La scena teatrale e soprattutto quella del balletto, costituiscono le sue grandi tematiche. L’artista riproduce con grande immediatezza e maestria le illuminazioni. Riesce a rappresentare gli sforzi, le tensioni, i gesti, i movimenti aggraziati delle ballerine, la loro spossatezza, gli atteggiamenti di rilassamento e di riposo, nonché tutte le attività del “dietro le quinte”. Degas acquisisce tale immediatezza e spontaneità grazie ad un’accurata ricerca durata molti anni.

Gli studi preparatori

L’artista lascia un consistente numero di studi realizzati sugli svariati atteggiamenti delle ballerine e nudi femminili. Tali testimonianze caratterizzano il periodo della sua maturità fino al completo esaurimento della vista, che gli rende impossibile l’attività pittorica. Esempi del suo ricchissimo linguaggio espressivo e narrativo che sfiorano, ma talvolta raggiungono e superano, la poesia. Gli atteggiamenti e le pose delle ballerine sono equilibrati, aggraziati e pieni di musicalità nei quali trasparisce chiaramente la passione con cui sono state realizzate. Il quadro diventa una sinfonia di note di colore e di musica che toccano il culmine proprio nel momento in cui si sta per chiudere la vicenda di Edgar Degas pittore.

La rappresentazione della vita all’interno

L’Assenzio

L’assenzio, 1876 tela cm. 92×68. Louvre Parigi

Tra le opere che raffigurano la vita interna del caffè, la più celebre è certamente “l’Assenzio”.

Qui, in un angolino di un luogo pubblico, siedono immobili e con un’aria vagante, davanti al tavolo con due bicchieri ed una bottiglia, una donna ed un uomo indifferenti alla vita che si svolge intorno a loro.

Essi sono assorti nei loro pensieri, che sembrano ignorarsi a vicenda, ridotti a vita bruta dai fumi dell’alcol.

La donna è una “bella di notte” con un atteggiamento tra il pensieroso e lo smarrito, le mani strette le une alle altre, dal vestito visibilmente di falsa lussuosità.

L’uomo un robusto homeless con un sigaro in bocca e il cappello tirato all’indietro, anch’esso con lo sguardo nell’abisso, non si capisce bene se assorto nei suoi pensieri oppure assente.

Nell’opera si legge chiaramente una denuncia sui devastanti effetti che l’alcol produce quotidianamente e mette in evidenza gli stati sociali di appartenenza dei due protagonisti.

Lo sguardo degli osservatori del periodo si dirige sui due personaggi, non sul dramma da essi vissuto, ma focalizzando la loro depravazione.

L’opera suscita subito un grande scandalo fra i conservatori che la vedono come una rappresentazione della degenerazione, mentre per Degas rappresenta l’esplorazione profonda di un frammento di realtà colta all’improvviso e di nascosto.

Al di là dell’Impressionismo (1887-1912)

Per un periodo durato quasi trent’anni, già abbastanza avanti con l’età, l’artista continua a sviluppare la sua arte declinando i suoi temi familiari ed abbandonando la paesaggistica.

Egli è sempre più attratto dalle scene con ballerine e dalle figure femminili alla toeletta nell’atto di pettinarsi, di lavarsi e di uscire dal bagno. Nella sviluppo di tali tematiche Degas impiega spesso una coloristica potente ed intensa, che tuttavia non sfocia mai in violenti armonie («La coiffure»).

Molti critici pensano che l’evoluzione dei colori della sua tavolozza sia dovuta all’aggravamento condizioni di vista di Edgar. La realizzazione di una pittura con audaci variazioni cromatiche non può essere scissa dall’affermazione della forza espressiva della linea. Infatti l’artista, a differenza degli altri Impressionisti, cura sempre la struttura formale.

 Le opere importanti Edgar Degas:

  • Autoritratto (durante gli anni 1854-1855)
  • La famiglia Bellelli (durante gli anni 1858-1867)
  • Giovani spartane (durante gli anni 1860-1862)
  • Semiramide alla costruzione di Babilonia (durante gli anni 1860-1862)
  • Ritratto del pittore Bonnat (verso il 1863)
  • Donna con crisantemi (1865)
  • Ritratto di James Tissot (durante gli anni 1866-1868)
  • Cavalli da corsa davanti alle tribune (durante gli anni 1866-1868)
  • Ritratto di giovane donna (1867)
  • Ritratto di Mademoiselle E.F. (durante gli anni 1867-1868)
  • L’orchestra dell’Opera (intorno al 1868 circa)
  • Édouard Manet e la moglie (durante gli anni 1868-1869)
  • Case sul mare (1869)
  • Lorenzo Pagans e Auguste de Gas (intorno al 1869 circa)
  • Marie Dihau al piano (durante gli anni 1869-1872)
  • Jeantaud, Linet et Lainé (1871)
  • La classe di danza (durante gli anni 1871 -1874)
  • Carrozza alle corse (1872)
  • II mercato del cotone a New Orieans (1873)
  • La pedicure (1873)
  • Prove di balletto in scena (1874)
  • Fantini a Longchamp (intorno al 1874 circa)
  • Gli orchestrali (durante gli anni 1874-1876)
  • Prova di balletto (durante gli anni 1874-1877)
  • Lavandaia (1875)
  • Henri Rouart davanti,al suo stabilimento (intorno ali 875 circa)
  • Madame Jeantaud allo specchio (intorno al 1875 circa)
  • Ballerina in posa per il fotografo (intorno al 1875 circa)
  • L’assenzio (durante gli anni 1875-1876)
  • II caffè-concerto agli Ambassadeurs (1877)
  • Ballerina con bouquet sulla scena (intorno al 1877 circa)
  • Ballerina con bouquet (intorno al 1877 circa)
  • Donne in un caffè (1877)
  • Carrozza alle corse (durante gli anni 1877-1880)
  • Amici del pittore dietro le quinte (intorno al 1879 circa)
  • Mademoiselle La La al Circo Fernando (1879)
  • Ritratto di Diego Martelli (1879)
  • Dalla modista (intorno al 1882 circa)
  • Ballerine (1883)
  • Donna che fa il bagno (intorno al 1883 circa)
  • Dopo il bagno (1884)
  • Ritratto di Mary Cassati (1884 circa)
  • Le striratrici (1884 circa)
  • Nel negozio di cappelli (1885 circa)
  • La tinozza (1886)
  • Donna che si asciuga il piede (1886)
  • Paesaggio in riva al mare (intorno al 1892 circa)
  • L’acconciatura (durante gli anni 1892-1895)
  • Donna che si asciuga il collo (1895-1898)
  • Ballerine dietro le quinte (intorno al 1897 circa)
  • Ballerine alla sbarra (intorno al 1900 circa)
  • Tre danzatrici (intorno al 1900 circa)
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