Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta (aspetto esterno)
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Aspetto esterno del Duomo di Siena: Cupola, fiancate, campanile e facciata posteriore
La cupola
I due ordini di logge
La cupola del duomo è costituita da due ordini di logge, che si caratterizzano per la loro diversità. Quella inferiore è fatta ad archetti a sesto acuto con colonne binate slanciate, mentre la superiore è fatta ad archetti a sesto ribassato con colonne singole assai più basse.
La cupola, costruita in laterizi, fu portata a compimento nel 1263 e si presenta con l’emisfero ricoperto da lastre di piombo.
La cima, sulla quale domina la mela di rame di Rosso Padellaio, fu ricostruita nel 1385 da Barna di Turino. L’attuale lanterna, edificata nel 1667, è alta 48 metri.
I fianchi della cattedrale
L’attuale disposizione del palazzo, subito a ridosso della parte sinistra del duomo, permette alla navata di sporgere soltanto una monofora chiusa.
La parte destra, invece, è completamente libera e si presenta con fasce bianche e nere del paramento, intervallate dai contrafforti dei pilastri delle navate. Ognuno di essi è coronato da una statua raffigurante un Profeta il cui originale, realizzato nel XIV secolo, è conservato nel Museo dell’Opera del Duomo.
Quattro finestroni a tabernacolo in stile gotico, che richiamano quelli dell’abbazia cistercense di San Galgano (Comune di Chiusdino ad una trentina di chilometri da Siena), si aprono tra i pilastri. Questi ultimi furono restaurati nel 1898 su progetto di Agenore Socini.
Sulla crociera (area definita dall’incontro del transetto con la navata centrale), dove stanno cinque aperture bifore, si apriva la Porta del Perdono, nella cui lunetta domina la copia di una Madonna di Donatello (originale nel Museo dell’Opera). Appaiono inoltre due imposte in bronzo di Vico Consorti, con pannelli che richiamano le Consacrazioni di Siena alla Madonna. La Porta del perdono fu abbattuta verso il 1660 per fare posto alla Cappella della Madonna del Voto di Bernini.
Il Campanile
Il campanile, alto 77 metri, è in stile romanico e costruito nel 1313.
Si presenta con fasce marmoree bianche e verde scuro, sei ordini di finestre, una cuspide a piramide ottagonale e pinnacoli laterali. Le finestre sono disposte come segue: monofora quella più bassa fino ad arrivare, ordinatamente in altezza in ragione di 1, alla esafora.
Non si conosce la data in cui avviato ma, secondo gli studiosi, è comunque posteriormente alla costruzione della cupola (1264). Fu innalzato sulle rovine di una preesistente torre (quella dei Bisdomini), di cui alcune strutture murarie appaiono ancora entro la cella interna.
Le campane
Il campanile ha tante campane quanti sono gli ordini di finestre, che come sopra accennato sono sei. Quando vengono suonate in sequenza ordinata formano una scala musicale diatonica. Appartengono ad epoche diverse e, di conseguenza, a fusioni ottenute da differenti procedimenti.
Date e fonditori delle campane
La qualità del suono, secondo gli esperti, non è delle migliori ma sono senza dubbio valorizzate sotto il punto di vista storico.
La campana n° 1, ha un diametro di 95 cm. La realizzò Maestro Martino nel 1149.
La n° 2, con sagoma tardo-gotica ed un diametro di 115 cm. La realizzò Magio Giovanni nel 1381.
La campana n° 3, con sagoma gotica ed un diametro di 148 cm. La realizzò Giovanni Tofano nel 1452.
La n° 4, con sagoma gotica ed un diametro di 113 cm. La realizzò Giovanni Tofano nel 1453.
La campana n° 5, con sagoma gotica e diametro 127 cm. La realizzò Giovanni Tofano nel 1469 .
La n° 6 (detta “Campana dei frati”), con diametro di 82 cm. La realizzò il senese Giorgio Neri nel 1859.
La facciata posteriore
Anche la parte posteriore del Duomo, orientato verso sud- ovest, ha una propria facciata (nord-est), che costituisce, tra l’altro, il prospetto del battistero di San Giovanni.
La facciata è formata da due due ordini sovrapposti intervallati da un cornicione ornato a fasce di marmo bianco e verde scuro.
Gli ordini sovrapposti
L’ordine inferiore si presenta con tre portali strombati, da cui si accede al Battistero del duomo, sormontati da una lunetta con arco a pieno centro, chiusa da una vetrata.
La parte superiore della facciata in esame, che corrisponde al coro del Duomo, si presenta con archetti ciechi pensili (in basso), tutti coronati da una ghimberga.
Nella parte alta spiccano due aperture bifore strombate, anch’esse coronate da ghimberghe. In precedenza erano tre: nel Cinquecento murarono, chiudendola, quella centrale per realizzare l’abside.
La parte più alta della facciata posteriore, mai portata a compimento, è caratterizzata dalla forma a quadruplo spiovente, con al centro un rosone circolare.
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