Crocifisso di Velàzquez
Sull’opera: Cristo crocefisso è un quadro di Velázquez realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1631, misura 248 x 169 cm. ed è custodito al Museo del Prado di Madrid.
L’opera è colma di valore emotivo, simbolico e spirituale, tipico dell’epoca di Velázquez. Esso appartiene ad una serie di opere a sfondo religioso che il pittore realizza al ritorno dal suo soggiorno romano (1629) su commissione del convento delle Benedettine di San Placido a Madrid.
Voci popolari ci dicono che questa opera fosse stata invece commissionata dallo stesso Filippo IV per ex voto dopo aver avuto una relazione sacrilega con una giovane appartenente ad un ordine religioso. L’opera fu allungata per poter essere adattata in pieno allo che gli era stato dedicato in un oratorio.
Più tardi l’allungamento fu rimosso riportando l’opera alle sue originali dimensioni. Nonostante la drammaticità del soggetto, il quadro in tutta la sua globalità irradia un senso di pacata serenità: a questo contribuiscono le sporadiche gocce di sangue ed i piedi appena poggiati su una mensola (su suggerimento del suocero Francesco Pacheco: riportato nel trattato Arte de la pintura); L’intero corpo del crocifisso rispetta esattamente gli schemi classici.
Su quella ciocca di capelli che gli copre parte del viso, alcuni studiosi ritengono che Velázquez l’abbia formata per coprire quella parte del volto mal configurata. Se si pensa a quanto fosse alta la maestria del grande pittore, la cosa è certamente da non prendere in considerazione.
Altri studiosi invece pensano che il volto sia quello di suo zio. Le ferite sul corpo danno l’idea di essere state inferte di fresco perché ancora colanti di sangue. I chiodi piantati nelle mani e nei piedi rispettano le caratteristiche della pittura medioevale. In tutta l’opera sono stati osservati rigidamente i canoni di conformità.
I giochi di luce, di ispirazione Caravaggesca, sono assai efficaci ma, in alcuni punti, volutamente privi della rispettiva ombra. A differenza delle opere del Caravaggio realizzate su commissione, il Crocifisso di Velázquez fu accettato con gaudio dal convento delle Benedettine e molto apprezzato anche dai Gesuiti.