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Giuseppe Barbaglia

Giuseppe Barbaglia (Milano 1841- Santa Maria della Selva, Monza, 1910 )

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Le sue opere più famose di Giuseppe Barbaglia sono: Giuseppe Verdi, Il violinista, Matrimonio civile, Fanciulle al bagno  e, più o meno tutte, mostrano influenze di Tranquillo Cremona, dell’Induno e del Carcano.

Ma, oltre i suddetti, il Barbaglia, frequentò anche Giuseppe Bertini (restauratore e intenditore d’arte, nonché tra i fondatori del Museo Poldi Pezzoli di Milano) che, con il Carnevali, Faruffini, Ranzoni e lo scultore Giuseppe Grandi, nell’Accademia di Brera, furono fra i maggiori esponenti della Scapigliatura, la famosa corrente d’arti figurative sviluppatasi in pieno Romanticismo, nella seconda metà del XIX secolo.

Ritratti a parte, soprattutto negli innumerevoli bozzetti di scene e di costumi di vita agreste, nei vivaci paesaggi molto ariosi e naturali, viene a confermarsi la personalità artistica, sensibile,  raffinata e molto gustosa di questo originale pittore.

Due opere del Barbaglia:

Le cucine economiche sul naviglio, anno 1900, cm. 94 x 145, collezione privata Milano.
Ritratto del conte Alfonso Litta Visconti, anno 1895 cm. 200 x 123, Quadreria dell’Ospedale Maggiore, Milano.
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