Il Pontormo: Dama con cestello di fusi
Sull’opera: “Dama con cestello di fusi” è un dipinto autografo di Jacopo Carrucci detto il Pontormo, realizzato con tecnica ad olio su tavola nel 1516, misura 76 x 54 cm. ed è custodito nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
L’opera in esame, prima di pervenire all’attuale sede fu portata, nel 1773, a palazzo Pitti.
Precedentemente era stata attribuita al Bachiacca e ad Andrea del Sarto, ma nel 1921 Gamba, a cui seguì l’appoggio universale di eminenti studiosi di Storia dell’arte (eccetto quello del Berenson che nel 1963 l’ascrisse al Puligo), l’attribuì senza alcun indugio al Pontormo.
La Janet Cox Rearick, che dapprima (1964) tacque all’importante notizia, l’accolse invece con favore nel 1970, dopo che venne ribadita anche da Serti (“BA” 1966) e Forster (1966). Quest’ultimo ipotizzò per l’opera una cronologia ben precisa, assegnandogli il 1517.
Lo sguardo della donna è decisamente pontormesco, fatto di intensa irrequietezza negli occhi dalle profonde orbite, mentre quel tono più interiore, magistralmente conferitole al volto da un cromatismo ricco di variazioni, manifesta un “non so che” di misterioso.
Il Pontormo, raffigurando la dama con il relativo cestello (probabilmente essenziale mezzo del suo lavoro) intorno al quale colloca le disinvolte mani, dislocate nella zona più bassa della tavola, riesce a conferire all’intera figura una gradevole armonia e una forte dinamicità.