Cosmè Tura ed Ercole Roberti: Ciclo Schifanoia – Il Trionfo di Vulcano
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Sull’opera: “Il Trionfo di Vulcano” è un dipinto prevalentemente attribuito al Tura ed al de Roberti, appartenente al “Ciclo dei Mesi” di Palazzo Schifanoia a Ferrara, realizzato con tecnica a fresco.
Gli studiosi di storia dell’arte Cavalcaselle e Ruhmer lo assegnano al Tura, mentre Harck e Gruyer vi ravvisano la collaborazione con uno scolaro. Il Longhi e D’Ancona lo riferiscono al de’ Roberti.
Il Longhi (1934) riferisce che “di tale argomento questa è la trattazione più aspra e diabolica che si conosca in tutto il secolo; la più ironica, e più altamente giocata. Un’astrazione del resto mai esanime; il teorema è per tutto intenerito e corretto dai riflessi leggeri che corrono come fantasmi sugli orli delle forme; oppure da nervose acutezze”.
Il Cunsolo (1966) scrive: “Atmosfera diabolica, la più cupa, terrificante ed aspra. Il sentimento umano partecipa di un elemento ultra terreno pauroso e sinistro, che ci trasporta nell’oscurità, profonda nebulosità dell’Inferno dantesco”.
L’Argan (1968) annota: “il motivo dominante della sua poetica è il movimento: non il movimento localizzato nel gesto e caratterizzante dell’azione, ma un movimento come animazione o attivazione dell’immagine. Non è un movimento che susciti spazio, ma soltanto altre immagini, vicine o lontane, affini o dissimili: con un indiavolato gusto dell’episodio, che però non è il fatto visto e annotato, ma l’immagine fulmineamente apparsa alla mente e subito soverchiata da un’altra che le succede e quasi le si sovrappone”.