Il Tiepolo: Mosè salvato dalle acque
Ritorna al primo elenco opere del Tiepolo
Sull’opera: “Mosè salvato dalle acque” è un dipinto autografo di Giambattista Tiepolo, realizzato con tecnica a olio su tela intorno al 1740, misura 200 x 339 cm. ed è custodito nella National Gallery of Scotland ad Edimburgo.
Purtroppo – non se ne conosce la ragione – il dipinto venne mutilato, a metà Ottocento, della sua parte destra; attualmente quel frammento di 200 x 132, raffigurante un Alabardiere, appartiene ad un collezionista torinese privato (notizia degli anni Settanta).
Entrambi i dipinti hanno un’altezza di circa 200 cm. ma il frammento, leggermente superiore, fa presupporre che vi sia stata anche un’altra piccola mutilazione nella dimensione verticale, della zona alta.
Secondo il Sack (1910), l’opera in precedenza ornava Palazzo Barbarigo a Venezia. Per quanto riguarda la cronologia non si hanno documentazioni ad essa inerenti, e l’anno sopra indicato appare alquanto incerto.
Secondo il Sack (1942) ed il Morassi (1962) la composizione appartiene al periodo della maturità, ovvero agli anni Cinquanta, cosa che contrasta con lo stile coloristico, assai intenso e con netti contrasti, con la grandiosa struttura compositiva, con la decisa semplicità del tratto, che troviamo – in una sola volta – nei dipinti di Verolanuova (anni 1738-40) e negli affreschi dei Gesuati (anni 1737-39).