Il Tintoretto: L’origine della via Lattea
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Sull’opera: “L’origine della via Lattea” è un dipinto di Jacopo Robusti detto il Tintoretto, realizzato (con aiuti) nel 1582 impiegando la tecnica ad olio su tela, misura 148 x 165 cm. ed è custodito nella National Gallery di Londra.
Si sa con certezza che alla tela fu asportata una fascia dalla parte bassa dove, come risulta da due disegni eseguiti per il dipinto, uno assegnato al figlio Domenico (custodito all’Accademia di Venezia), l’altro, autografo di J. Hoefnagel (custodito nella Kupferstichkabinett di Berlino), era raffigurata una giovane donna, tutta nuda, distesa tra i gigli.
Il dipinto fu ricordato da Carlo Ridolfi che ne fece una descrizione certamente affine alla tematica ed ai suoi particolari, facendo però l’errore di identificare Bacco nel bambino accanto al seno di Giunone dormiente, che invece risulta essere Ercole, figlio di AIcmene, al quale Giove donò l’immortalità.
L’opera, che si trova negli elenchi degli inventari di Praga, datati 1621 e 1637, probabilmente venne portata via dalla stessa città per via degli svedesi, ma non risulta inserita nella lista dei dipinti che entrarono nelle collezioni della regina Cristina di Svezia (esiliata a Roma dal 1654 fino alla morte, avvenuta nel 1689).
Fino alla fine del secolo se ne perdono le tracce, e, probabilmente è questo il periodo in cui venne asportata la striscia dalla parte bassa della tela, perché quando riapparve a Parigi (collezione del marchese de Seignelay), era già nelle condizioni odierne .
Più tardi, nel 1727, passò alle raccolte dei duchi di Orléans, quindi, nel 1828, ai conti di Darnley. Infine, nel 1890, la famiglia Drnley vendette il dipinto alla National Gallery.