Filippo Lippi:
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Sull’opera: “Adorazione del Bambino di palazzo Medici” è un dipinto di Filippo Lippi realizzato con tecnica a tempera su tavola intorno al 1458-60, misura 129,5 x 118,5 cm. ed è custodito nella Gemäldegalerie di Berlino.
Nel luogo di origine, ovvero nella Cappella dei Magi a Palazzo Medici-Riccardi, attualmente, al posto della tavola in esame è esposta un’antica riproduzione realizzata dallo Pseudo Pier Francesco Fiorentino. Questi, da non confondere con il suo omonimo, era un pittore vissuto nella seconda metà del Quattrocento a Firenze, dedito perlopiù alla realizzazione di copie di pitture devozionali, tratte soprattutto da opere di Filippo Lippi e Pesellino (Firenze, 1422 circa – fine luglio 1457).
La composizione della presente pagina, firmata con la scritta “Frater Philippus P” sul manico dell’ascia, richiama le iconografie delle Adorazioni del Bambino, di Annalena e di Camaldoli, entrambe realizzate dall’artista e conservate nella Galleria degli Uffizi. Le tre opere ebbero un grande successo nel corso del Quattrocento.
La scena è ambientata in un fitto paesaggio boscoso, che richiama quello degli affreschi di Benozzo Gozzoli (Scandicci, 1421 – Pistoia, 1497). Al centro in primo piano appare il Bambino che configura, insieme a Dio Padre ed alla colomba (incarnazione dello Spirito Santo), il perno visivo della composizione, ed allo stesso tempo quello simbolico della Trinità.
Ai lati stanno la Madonna in adorazione (sulla destra) e S. Giovannino (annunciatore della Passione di Cristo). In fondo, S. Bernardo in preghiera. L’insieme di allegorie e significati religiosi è assai articolato (Lavin, 1955 e 1961) e riferito a più temi teologici.