Mantegna: Camera degli sposi – La corte
Al primo elenco opere del Mantegna
Sull’opera: “Camera degli sposi – La corte – ” è un dipinto autografo del Mantegna, realizzato con la tecnica a secco su muro probabilmente intorno all’anno 1474, misura 600 cm. ed è custodito nel Castello di San Giorgio a Mantova.
In questa composizione l’artista riesce in una impresa abbastanza ardua per il suo tempo, cioè quella di far convivere le sue nuove ricerche prospettiche con un gusto ancora “gotico” internazionale della corte, che trova il suo palesarsi nelle vesti, nei particolari vegetativi e nella coloristica brillante ed aurea. Si evidenzia inoltre la ricerca di una commistione tra elementi architettonici ed il tratto del disegno.
Per quanto riguarda il riferimento all’episodio, molte sono state le ipotesi, tutte poco attendibili, come pure quella che si riferisce alla consegna della missiva della duchessa di Milano Bianca Maria Visconti, nella quale ella mette a conoscenza Ludovico III della malattia del marito Francesco Sforza e del bisogno di assistenza per rendere più sicuri i suoi domini. Sarebbe stato così immortalato un momento di vita di corte, celebrato nella maniera più manifesta possibile per evidenziare la capacità di governare della famiglia Gonzaga.
Un altro riferimento fu ipotizzato dall’Equicola (Commentarii mantovani. 1521) nell’identificazione del celebre ricevimento offerto dalla corte mantovana all’Imperatore Federico III ed al re Cristiano I di Danimarca.
Il tendaggio, praticamente spostato in gran parte verso sinistra, è del tutto assente nell’altra metà, dove si intravede l’uomo con il guanto in mano (insieme ad altri, ma non nel particolare raffigurato nella pagina) illuminato a giorno (quale il bigio cielo dietro la transenna, a sinistra, non farebbe certamente ipotizzare: una delle molte “incoerenze”‘ che il dipinto mette in evidenza).
Nel piano di posa stanno tappeti di gusto orientale, probabilmente di provenienza anatolica. Sotto al gruppo in posa è ubicato un vasto camino.