Il Tiepolo: La raccolta della manna (particolare)
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Sull’opera: “La raccolta della manna” è un dipinto autografo di Giambattista Tiepolo, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1738-40, misura 1000 x 525 cm. ed è custodito nella Chiesa parrocchiale a Verolanuova, Brescia.
Secondo il Molmenti [1909] – senza fare riferimento a documentazione alcuna – il dipinto in esame, insieme al “Sacrificio di Melchisedech” (tela delle stesse dimensioni, custodita nella stessa chiesa), sarebbe stato commissionato all’artista nel 1735 dal conte G. F. Gambara, l’allora podestà di Verolanuova.
Tale ipotesi sembra abbastanza verosimile, soprattutto riguardo la cronologia, ma date le enormi dimensioni delle tele, è assai probabile la realizzazione è forse leggermente posteriore: da spostare cioè al triennio 1738-40.
Per le due composizioni si pensa che l’artista, oltre a trarre spunti da recenti esempi – come il grande capolavoro di Sebastiano e Marco Ricci del “Mosè che fa scaturire le acque” (1728-29, Accademia veneziana), soprattutto per la struttura paesaggistica – si rivolga anche ad esempi di stampo cinquecentesco, come quello del Veronese (per il cromatismo, vario elastico e complesso) e quello del Tintoretto (per la struttura compositiva, digradante dai primi piani all’orizzonte, mentre si snoda attraverso quelli intermedi).