Profeta Isaia nella Cappella Sistina – Michelangelo Buonarroti
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Il profeta Isaia nella volta della Cappella Sistina
Dall’atteggiamento assunto dalla figura di Isaia, secondo il Vasari, il profeta risponde ad uno dei due Assistenti che lo sta chiamando. Infatti gli assistenti sono entrambi collocati in secondo piano alla sua sinistra.
Isaia venne inteso soprattutto come un messaggero divino, che porta con sé buone o cattive notizie. Il panneggio della tunica prima del grande restauro era abbastanza rovinato.
Storia
Michelangelo iniziò la decorazione della volta della Cappella Sistina procedendo dalle campate prossime all’ingresso, la cui porta veniva aperta in occasione delle solenni cerimonie in cappella. Durante la settimana santa era prevista anche una processione, a cui partecipava il pontefice con il suo seguito, che dall’ingresso arrivava fino all’altare.
Dato che la raffigurazione del profeta Isaia appare nella terza campata, procedendo dalla porta d’ingresso, la presente scena fa parte del primo blocco di lavori (primo ponteggio), portato a termine nel 1510 inoltrato.
Descrizione
Descrizione sommaria e generica dei Veggenti della volta
L’affresco appartiene alla serie dei Veggenti, tutti raffigurati su ampi troni architettonici. Sui pesanti scranni marmorei, sostenuti da peducci, ogni veggente ha a suo fianco due giovani assistenti.
I veggenti sono raffigurati fra due plinti con altorilievi simulati, dove appaiono putti in coppia in svariati atteggiamenti. I loro nominativi sono scritti (nel riquadro in esame è ESAIAS) in tabelle sorrette da un putto sotto la base del trono.
Sul profeta Isaia
Il profeta appare in atteggiamento assai dinamico, come se qualcuno lo avesse interrotto in quel momento nella lettura del libro. Infatti, sembra stia rispondendo ad uno dei due assistenti, tenendo ancora il dito della mano destra tra le pagine del volume appena riposto al suo fianco, sotto il braccio sinistro.
Essendo stato chiamato improvvisamente dall’inserviente in primo piano, Isaia volge il capo verso verso di lui, con un’espressione d’angoscia, preoccupazione e uno sguardo pressoché vagante. Tale concitazione si evidenzia soprattutto dalla fronte aggrottata, dalla torsione delle membra e dai piedi incrociati, le cui dita evidenziano forti tensioni.
La vigorosa dinamicità della figura è confermata dalla curva del mantello (con toni azzurrini e verdastri) sollevato dal repentino movimento del veggente. Le sue vesti sono di un color ocra giallastra, a cui fanno coro cangianti riflessi argentini, e un colore rosato.