Crocifissione di Filippino Lippi
Descrizione e storia dell’opera
Sull’opera: “Crocifissione tra Maria e san Francesco” era un dipinto di Filippino Lippi realizzato con tecnica a olio (probabilmente) su tavola intorno al 1500. Misurava 186 x 179 cm. ed era custodito negli Staatliche Museen di Berlino. La composizione andò distrutta durante la seconda guerra mondiale.
La storia del dipinto
Si pensa che la tavola facesse parte di un trittico con il San Giovanni Battista e la Maria Maddalena (pagina successiva), entrambi attualmente custoditi nella Galleria dell’Accademia di Firenze. Viene spesso identificata in quella che il Vasari vide nella distrutta chiesa di San Ruffillo (già in piazza dell’Olio), ma tale notazione ha sempre creato delle perplessità perché probabilmente inesatta.
Più attendibile risulta l’identificazione nella tavola descritta da Vincenzo Borghini nel 1584. Lo studioso, con più ricchi dettagli, la indicava sull’altare Valori della chiesa di San Procolo, con le due ante laterali ed un affresco in alto raffigurante “San Francesco che riceve le stimmate”.
La separazione dal trittico
Nel XVIII secolo, in seguito allo smembramento del trittico, la tavola centrale (quella in esame) subi lo spostamento in sagrestia. Poi fu venduta alla raccolta Solly di Londra, dalla quale pervenne nel 1821 insieme a tutta la collezione, al Kaiser Friedrich Museum di Berlino.
La distruzione del dipinto
Nel 1945, durante la seconda guerra mondiale, gli aerei bombardarono e distrussero uno dei depositi contenenti importantissime opere d’arte, tra cui anche la Crocifissione di Filippino Lippi.