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Il Finimondo di Luca Signorelli

Il Finimondo di Luca Signorelli

Il Finimondo di Luca Signorelli
Finimondo, San Brizio (Cappella Nova), Duomo di Orvieto

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Sull’opera: “Finimondo” è un affresco realizzato intorno al 1499-1502 da Luca Signorelli e suoi aiuti, appartenente al ciclo delle “Storie degli ultimi giorni” nella Cappella di San Brizio (Cappella Nova) del Duomo di Orvieto. 

 La presente raffigurazione si trova sulla parete d’ingresso, che la rende particolarmente angusta per via dell’arco di accesso. Nella scena domina, in alto al centro, un putto recante lo stemma dell’Opera del Duomo [Touring, cit., pag. 599] (un tondo con dentro una croce e le lettere O.P.S.M.).

A destra, nella zona bassa, appare la sibilla Eritrea insieme al profeta Davide, mentre consulta il proprio libro profetico, confermando le predizioni e l’arrivo del “Dies irae”. Intanto dietro di essi appaiono le scene di  un tempio che cade sotto la scossa di un terremoto e di briganti che, spogliando tre fanciulli, esultano all’anarchia.

Sullo sfondo un enorme maremoto sballotta le imbarcazioni e crea bibliche onde che si dovranno abbattere sulla città.  Nel cielo, che sembra chiaro,  appaiono il sole (in alto) e la luna (in basso, sulla destra) sinistramente impalliditi. Sul lato sinistro appaiono gli iniziali eventi sovrannaturali, mentre sullo sfondo si stanno moltiplicando omicidi e guerre.

Diavoli alati dall’aspetto mostruoso avanzano inviando alla folla terrorizzata una pioggia infuocata che investe chiunque. Spicca il groviglio in primo piano con la raffigurazione di sette giovani, vestiti con abiti smaglianti – alcuni morti, altri in piedi ma già colpiti ed uccisi, o nell’atto di soccombere –  seguiti da due donne con figlioletti in braccio ed un gruppo di di persone [fonti: De Marchi, 1990, pag. 102, –  Padoa Rizzo, 1992, pag. 32]. Questa scena è l’epilogo delle predizioni catastrofiche [Paolucci, cit., pag. 292].

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