Adorazione dei pastori di Luca Signorelli
Sull’opera: “Adorazione dei pastori” è un dipinto di Luca Signorelli ed aiuti di bottega realizzato con tecnica a olio su tavola intorno al 1496, misura 215 x 170 cm. ed è custodito nella National Gallery di Londra.
La composizione, che in origine era collocata nella chiesa di San Francesco, probabilmente corrisponde alla seconda opera realizzata dal Signorelli quando si trovava a Città di Castello, dopo l’Adorazione dei Magi (si veda la pagina precedente).
Dopo le secolarizzazioni l’opera pervenne sul mercato d’arte antiquaria e dopo diversi nuovi proprietari fu comperata, nel 1882, dalla celebre galleria londinese.
Il pregio della stesura pittorica non è altissimo, dati gli interventi di bottega ed uno stile, in diverse zone, piuttosto spedito e talvolta anche frettoloso. La scena dell’Adorazione si svolge in primo piano con il Bambino disteso in terra con un morbido panno sotto la testa, al centro di un ipotetico tondo formato da i pastori (sulla sinistra), la Vergine e angeli (al centro), e San Giuseppe (seduto a destra). Si tratta di una chiara strutturazione compositiva, sebbene simmetricamente rovesciata, della tavola principale del Trittico Portinari di Hugo van der Goes (1483, Galleria degli Uffizi), dove alcune configurazioni, alquanto simili come gli atteggiamenti dei pastori e le loro vesti, richiamano fortemente il polittico del pittore fiammingo.
Sullo sfondo spicca l’arco naturale che si apre entro una grande roccia dalle forme assai curiose, attraverso il quale appare uno zampognaro mentre riposa seduto.
In profondità, nella zona alta a sinistra, si stanno consumando alcune scene integrative, tra le quali appare un angelo che annuncia ai pastori la nascita di Gesù e la scena del censimento di Augusto, da cui ebbe origine la fuga ed il trasferimento del sacro gruppo nella città di Nazareth. Sempre sulla sinistra, nella parte più alta, appare una città su una montagna contro un cielo azzurro con rare ma impetuose nubi, dettagli non troppo curati, portati certamente avanti da allievi poco dotati.
L’opera è firmata da Signorelli (sotto la casetta in alto a sinistra) con il monogramma “LS”, formante una croce, seguito dalla scritta “LUCE DE CORTONA P C”)., che fu.