Il Pontormo: Ritratto di Niccolò Ardinghelli
Sull’opera: “Niccolò Ardinghelli” è un dipinto autografo di Jacopo Carrucci detto il Pontormo, realizzato con tecnica ad olio su tavola nel 1540-43, misura 102 x 79 cm. ed è custodito nella National Gallery of Art a Washington.
La tavola in esame, erroneamente considerata per molto tempo con il titolo “Monsignor della Casa”, viene citata ne “Le Vite” del Vasari come opera realizzata dal Pontormo, nella quale compare il ritratto del “vescovo Ardinghelli, che poi (1543) fu cardinale”.
In precedenza l’Ardinghelli (nato intorno al biennio 1502-03) fu canonico di S. Maria del Fiore (cui si presenta lo sfondo del presente dipinto) e quindi, vescovo. L’opera pervenne al marchese Bargagli di Firenze; più tardi, nel 1909, passò al parigino Trotti, poi fu trasferita a New York dove venne acquistata nel 1952 dalla collezione Kress.
L’identificazione della presente tavola con quella citata dal Vasari venne messa in dubbio, perciò – come sopra accennato – fu confusa con il ritratto di “Monsignor della Casa”, tanto che venne più tardi ascritta a Sebastiano del Piombo.
Nel 1946 il Suida optava un attribuzione tra il Pontormo ed il Bronzino (“GBA”, 1946), considerandola cronologicamente realizzata intorno al 1541-44, ma erroneamente identificandola nel “Monsignor Della Casa” che all’epoca si era recato a Firenze.
La proposta del Suida, relativa al Pontormo, venne accolta alla mostra dell’artista allestita nel 1956.
Qualche anno più tardi, nel 1964, anche Janet Cox Rearick accolse tale ipotesi, accettando però l’originale identificazione nella persona del vescovo Ardinghelli. Un disegno preparatorio del ritratto si trova custodito agli Uffizi di Firenze.