Pinturicchio: La Pala di Santa Maria dei Fossi
Sull’opera: la “Pala di Santa Maria dei Fossi” è un complesso pittorico di Pinturicchio realizzato con tecnica a olio su tavola e su tela intorno al 1496-98, misura 512 x 314 cm. ed è custodito nella Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia.
Descrizione e storia
Il 14 febbraio 1496 fu firmato il contratto per l’opera, contenente precise istruzioni riguardo l’esecuzione dell’intero complesso, destinato all’altare maggiore della chiesa perugina.
All’epoca l’artista era al culmine della notorietà, favorita soprattutto da Alessandro VI al quale aveva appena consegnato la grandiosa decorazione dell’Appartamento Borgia.
Anche per la realizzazione della pregiata cornice le disposizioni dei religiosi erano assai dettagliate, tanto che l’esecutore, Mattia di Tommaso da Reggio, doveva imitare l’architettura della facciata di una chiesa. Vasari parla molto bene dell’opera sebbene non l’avesse mai vista di persona.
Con le razzie napoleoniche il complesso pittorico fu smembrato la cornice originale andò perduta. Soltanto nel 1863 venne ricomposto quando fu trasferito nella nascente Galleria Nazionale dell’Umbria.
Gli studiosi del Novecento trattarono l’opera con molta freddezza, tanto che evidenziarono di volta in volta una certa fretta nell’esecuzione e un po’ “di maniera” di troppo.
Carli invece, nel 1960, pose la pala al culmine della carriera artistica di Pinturicchio, enfatizzandone “la straordinaria lietezza e freschezza dei colori” ma la inserì all’inizio di un periodo di minore creatività dove gli schemi di repertorio incominciavano a prendere il sopravvento sull’invenzione.