Pietro da Cortona: Enea giunge alle foci del Tevere
Sull’opera: “Enea giunge alle foci del Tevere” è un dipinto autografo di Pietro da Cortona, realizzato con tecnica a fresco su muro nel 1654 ed è custodito nel Palazzo Doria Pamphili a Roma.
L’ambiente che ospita la presente composizione misura 33,20 x 7,20 metri e fu progettato da Francesco Borromini. Pietro da Cortona vi dipinse le “Storie della vita di Enea”. La scelta di tali narrazioni cadde sul tema collegato al mitico personaggio perché lo stemma della famiglia Pamphilj contiene una colomba bianca.
Proprio la colomba simboleggiava la dea dell’amore, Venere madre di Enea il fondatore della città eterna. Questo, quindi, fu un motivo più che sufficiente ad ispirare una composizione che si riferisse, come tema centrale, ai vari episodi tratti dalla storia di Enea.
Con la caduta dei Barberini, invisi al nuovo pontefice, l’artista sentì insidiare il proprio prestigio, ma subito si accorse che Innocenzo X gli confermò il suo apprezzamento: nel 1651 ebbe l’incarico di decorare il suo palazzo in piazza Navona.
Il ciclo di affreschi rappresentanti le storie dell’Eneide fu portato a compimento nel 1654.