Rosso Fiorentino: Deposizione dalla croce (Volterra)
Sull’opera: “Deposizione dalla croce” è un dipinto autografo di Rosso Fiorentino realizzato con tecnica a olio su tavola nel 1521, misura 375 x 196 cm. ed è custodito nella Pinacoteca e Museo Civico, Volterra.
La presente composizione è considerata dagli studiosi come il capolavoro del Rosso. Essa è simile – per il tema trattato e la forma della tavola, comprese le misure – a quella di Pontormo (313 x 192 cm.) dalla quale, tuttavia, si distacca profondamente per la concezione.
L’opera venne commissionata dalla Compagnia della Croce di Notte per la Cappella della Croce di Giorno a Volterra (gli ambienti impiegati dalle due Compagnie delle due croci erano gli stessi) nella chiesa di San Francesco [Marchetti Letta, cit., p. 60].
Più tardi i conti Guidi, nuovi intestatari della cappella, grazie alle leggi di soppressione del 1786, due anni dopo trasferirono la tavola in esame nella cappella di San Carlo in Duomo.
La Deposizione diventò l’opera più famosa della Pinacoteca civica di Volterra fin dalla sua prima sistemazione nel Palazzo dei Priori, avvenuta nel 1905.
Il Rosso conferisce l’aspetto drammatico della visione rendendo angolosa la volumetria con lo sfaccettamento delle figure, con il movimento agitato dei personaggi e con l’impiego di un intenso cromatismo rosseggiante sull’uniforme stesura del cielo.
Le trasfigurazioni esasperate delle immagini sono portate all’estremo livello.
Anche l’asimmetrica disposizione delle scale conferisce all’insieme un moto impetuoso, enfatizzato dall’incertezza degli appoggi degli uomini che tolgono il Cristo morto dalla croce (soprattutto quello a sinistra che appare come se, per non cadere, si aggrappasse contemporaneamente alla scala ed allo stesso Cristo), mentre la fonte luminosa, proveniente da destra, incide con vigore, creando aspri contrasti.