Signora alla spinetta di Jan Vermeer
Sull’opera: “Signora al virginale”, conosciuta anche come “Signora alla spinetta”, è un dipinto autografo di Jan Vermeer, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1660, misura 73,5 x 64,1 cm. ed è custodito a Buckingham Palace a Londra.
L’autografia e l’identificazione
Firmato in corrispondenza della cornice del quadro (“La Carità romana”, secondo Gowing; lo stesso Vermeer, secondo Huyghe e Malraux) di destra appeso alla parete di fondo.
Secondo il Descargues il titolo della composizione non è adeguato alla tematica, essendo egli certo — ma sembra una mera supposizione — che la ragazza non sia una musicista e che tutt’al più stia strimpellando un motivetto. Sempre per lo stesso critico, lo strumento musicale potrebbe verosimilmente essere avvicinato a quello dei Ruckers di Anversa o della loro scuola.
All’interno del portello di chiusura laterale (aperto) si legge la scritta: MVSICA LETITIAE CO[ME]S MEDICINA DOLOR[VM]”. Il resto della scritta, celato dalla musicista, può essere interpretato anche come ‘consors’ e ‘doloris’; il ché mantiene più o meno lo stesso significato: La musica è compagna [o ‘consorte’] della gioia, e medicina dei dolori [o ‘del dolore’]).
La composizione viene identificata dagli studiosi con quella catalogata col n. 6 all’asta del 1696 (“Una giovane donna che suona il clavicembalo in una stanza con un gentiluomo che l’ascolta”) aggiudicata per 80 fiorini.
Come opera del pittore Frans van Mieris di Leiden (1635 – 1681), fu acquistato da Giorgio III tramite R. Dalton, presso il consolato di Venezia.
Questa è una delle opere più pregiate tra quelle finora esaminate.