Il Tintoretto: Il peccato originale (Accademia di Venezia)
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Sull’opera: “Il peccato originale” è un dipinto autografo di Jacopo Robusti detto il Tintoretto, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1550 – 1553, misura 150 x 220 cm. ed è custodito nell’Accademia di Venezia.
La presente composizione, insieme al “Caino che uccide Abele” (149 x 196), era considerata, già per gli studiosi di Storia dell’arte del periodo, quella più celebrata ed apprezzata del ciclo per la Scuola della Trinità.
Dalle dimensioni riportate dall’Edwards nell’elenco ufficiale di consegna all’Accademia (153 X 264), risulta, proporzionandole alla misura dei piedi (4.5 x 7.7), che la tela fu ridotta 44 cm. in larghezza e 3 in altezza.
Su come sia stato ripartito il taglio delle fasce laterali, si sono fatte diverse ipotesi, ma l’unica cosa certa è che, dal confronto con un’incisione di Andrea Zucchi (nato a Venezia nel 1679 ed operante a Dresda nel 1724), emerge un taglio – in altezza – molto più consistente dalla parte sinistra della tela.
La Pittaluga (“A” 1920) ed il Pallucchini (1950) nei loro scritti, descrivendo l’opera, parlano di un’evocazione di carattere imperscrutabile e lussureggiante che sembra integrarsi armonicamente con le figure di Adamo ed Eva, nonché della nuova concezione paesaggistica dove il Tintoretto riflette “il sentimento stesso che muove l’assunto narrativo svolto dagli attori di quel dramma e dai contrasti passionali da loro sofferti” (Mary Pittaluga, “A” 1920).