Albrecht Dürer: Altare di Dresda – L’adorazione del bambino
Sull’opera: “Altare di Dresda” riguarda una serie di dipinti (tempera su tela) di Albrecht Dürer, realizzati intorno al 1496-97, di cui si riporta – in questa pagina – l’ “Adorazione del Bambino”, sicuramente autogrago.
L’opera in esame misura 105,5 x 96 cm. ed è custodita a Dresda (Gemäldegalerie).
L’altare venne commissionato, insieme al “Polittico dei Sette Dolori” ed al proprio ritratto, dall’elettore di Sassonia Federico III il Saggio (Torgau, 1463 – Lochau, 1525), che nella primavera del 1496 si trovava a Norimberga per la Schlosskirche (Castle Church) di Wittenberg.
Della commessa, in un primo tempo (1496-97), fu realizzato dall’artista soltanto il pannello centrale, mentre i due laterali furono portati a termine tra il 1503 e il 1504, in connessione – si pensa – ad una orribile pestilenza.
Tuttavia la loro autografia, a differenza del pannello centrale presentato in questa pagina (“Adorazione del Bambino), venne a suo tempo messa in dubbio. L’altare rimase nella Castle Church fino al 1687, anno in cui venne trasferita alla Gemäldegalerie di Dresda.
L’adorazione del Bambino
Il dipinto in esame è certamente autografo.
Gli studiosi di storia dell’arte, tra i quali il maggior sostenitore è lo Schürer (“ZK” 1937), vi evidenziano elementi fiamminghi nella costituzione della figura della Madonna e nell’aneddotica di san Giuseppe.
Nel massiccio volto della Vergine, configurato al limite della volgarità nella posata e tranquilla adorazione, appesantito probabilmente, nell’arco dei secoli, dall’incontrollato incupimento delle tenui gamme cromatiche, Pauli (1915) volle identificarvi il ritratto di Agnes Dürer.