Rosso Fiorentino: Pala dello Spedalingo
Sull’opera: “Pala dello Spedalingo” è un dipinto autografo di Rosso Fiorentino realizzato con tecnica a olio su tavola nel 1518, misura 172 x 141 cm. ed è custodito nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
La composizione in esame ebbe come committente l’allora rettore (spedalingo) dell’ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze, Leonardo Buonafede, che in data 30 gennaio 1518 stipulò con il Rosso un contratto che prevedeva, tra l’altro, il termine della consegna (non oltre la fine del giugno dello stesso anno) e il compenso di 25 fiorini d’oro larghi.
La pala, secondo disposizioni testamentarie di Francesca de Ripoi [Marchetti Letta, cit., p. 29], una vedova di origine spagnola vissuta a Firenze, era destinata all’altare di una cappella della chiesa di Ognissanti, la prima che si incontrava a sinistra andando verso dell’altare maggiore.
Vasari riporta una controversia avvenuta in corso di stesura, per cui l’opera, già in avanzato stato di esecuzione ma non ancora portata a compimento – nonostante l’originalità delle scene, con una ben articolata struttura compositiva tendente a chiudersi verso il centro – non piacque al committente poiché, come riportato dallo storico aretino, il pittore enfatizzava le fisionomie “crudeli e disperate” delle figure.
La minaccia del rifiuto, sempre secondo il Vasari, avrebbe poi indotto l’artista a smorzare i toni espressivi normalizzandone l’aspetto finale.
Tuttavia, nonostante la risoluzione della controversia e l’accettazione dell’opera da parte del Buonafede (si trattò anche di una riduzione di prezzo, poi ottenuta), la pala venne destinata a una piccola chiesa di provincia [Marchetti Letta, cit., p. 29].