Cosmè Tura: San Giorgio e il drago (duomo di Ferrara)
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Sull’opera: “San Giorgio e il drago” è un dipinto autografo di Cosmè Tura, appartenente alla serie delle “Ante d’organo del duomo di Ferrara”, realizzato con tecnica a tempera su due tele le cui dimensioni complessive sono 349 x 305 cm. L’opera è custodita nel Museo del duomo di Ferrara.
La composizione, raffigurata su due tele, era visibile quando le ante dell’organo venivano aperte. Il Cavalcaselle (1871) giudicò la figura della principessa selenita Sabra come “una caricatura del Pollaiolo“, mentre l’Ortolani – nel 1941 – la presentò “in tutto degna della terra emiliana, paese del melodramma”.
Dopo il restauro del secolo scorso, tali negative valutazioni sono cessate, dal momento che la figura di Sabra, ripresa nell’attimo del terrore provocato dalla vista dell’orribile creatura, rappresenta una delle creazioni più vigorose e significative del Tura.
Per Mario Salmi (1957) questa composizione costituisce “un capolavoro di potente astrazione stilistica”, sottolineando che “la fantasia del Tura, con lucida asprezza pungente, ci offre dell’episodio agiografico una favola legata ad una sua originale visione ed insieme all’ambiente cavalleresco della corte estense”
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