Concerto a tre di Jan Vermeer
Sull’opera: “Concerto a tre” è un dipinto autografo di Jan Vermeer, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1660, misura 69,2 x 62,8 cm. ed è custodito nell’Isabella Steward Gardner Museum a Boston.
Alcuni studiosi considerarono la presente composizione come un pendant della “Signora alla spinetta e gentiluomo”, ma Goldscheider ne mise in evidenza la grande differenza nelle dimensioni.
Il dipinto, che venne dettagliatamente descritto nel catalogo redatto nel 1804 in occasione della “vendita” della baronessa van Leyden a Parigi, rappresenta il primo riferimento conosciuto: “interno di salotto, con gentiluomo di schiena, fra due giovani, di cui quella di sinistra al clavicembalo e l’altra in piedi, che canta segnando il tempo. A sinistra, una tavola negligentemente coperta da un tappeto turco, con libri di musica e una citara; sul pavimento, a piastrelloni marmorei bianchi e neri, un violoncello”.
Per quanto riguarda i due quadri appesi alla parete di fondo: quello collocato a sinistra risulta non identificato, mentre l’altro corrisponde alla “La mezzana” (1622, Boston, Museum of Fine Arts) di Dirck van Baburen (1595 – 1624), di cui lo stesso Vermeer ne era il proprietario. Secondo de Mirimonde, (“GBA” 1961) l’inserimento di quest’ultimo nella composizione è da intendere come un accenno all’amore profano, in rapporto all’armonia musicale.
La vicenda del dipinto prosegue con la ricomparsa, nel 1860, a un’asta di Christie (Londra), dove venne aggiudicato da A. Tooth, un noto mercante d’arte. Pochi anni dopo, nel 1886, fu acquistato dal critico d’arte francese Théophile Thoré-Bürger (1807–1869), dalla cui “vendita” (1892) passò alla collezionista americana tramite il noto storico d’arte Bernard Berenson (1865 – 1959) che l’acquistò al prezzo di 29.000 franchi.