Tiziano: Ritratto dell’Ariosto (?)
Al secondo elenco opere di Tiziano
Sull’opera: “Ritratto di Ludovico Ariosto” è un dipinto autografo di Tiziano Vecellio, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1510, misura 81,2 x 66,3 cm. ed è custodito nella National Gallery di Londra.
In basso, sulla balaustra, si leggono le lettere “T. V.”, che possono essere interpretate come le iniziali di Tiziano Vecellio.
In precedenza l’opera faceva parte della collezione di Alfonso Lopez e, più tardi, – forse – pervenne a quella di Van Dyck. Per certo si sa che nel 1904 venne acquistata dalla collezione Lord Darnley a Cobham Hall.
Il dipinto era già noto intorno al Seicento e, secondo il Gould (Catalogo della Galleria, 1959), conosciuto dal pittore-storiografo tedesco Joachim von Sandrart e dal Rembrandt.
La tradizionale identificazione con Ludovico Ariosto, secondo il Gronau (“BM”1933) è assai improbabile. Altre furono le varie ipotesi sull’identità della figura e, una tra queste – probabilmente la più verosimile – si riferisce ad un componente di casa Barbarigo, citato nelle “Vite” del Vasari, avanzata nel 1895 da J. P. Richter (“Art J’ournal”). Altri studiosi di storia dell’arte, come il Cook e Richter, vi identificarono il volto di Giorgione .
Per quanto riguarda la cronologia, il dipinto fa certamente parte delle opere giovanili di Tiziano.
Il Tietze (1936 e 1950) ipotizza l’anno 1508, mentre il Pallucchini (1952-53), il biennio 1511-12.