Il Tintoretto: La lavanda dei piedi (Prado)
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Sull’opera: “La lavanda dei piedi” è un dipinto autografo di Jacopo Robusti detto il Tintoretto, realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1547, misura 210 x 533 cm. ed è custodito nel Museo del Prado a Madrid.
Il dipinto fu commissionato per il presbiterio di San Marcuola a Venezia. Qui sostò per pochissimo tempo perché già nel periodo del Ridolfi (1594 – 1658) venne sostituito con una riproduzione.
L’opera passò poi nelle collezioni di Carlo I di Inghilterra, quindi venne acquistata da Filippo IV tramite Alonso de Càrdenas e, più tardi, trasferita in Spagna dove fu ammirata da Velàzquez all’Escorial.
Nel secolo scorso venne trasferita nel Museo del Prado, l’attuale sede.
Per quanto riguarda la cronologia, secondo Osmaston, la data di realizzazione sarebbe intorno al 1545 circa. Tale data trova il pieno consenso del Tietze, ma, come fece osservare il Coletti, non vi è motivo che possa far pensare ad un periodo diverso da quello dell’Ultima cena (1547) attualmente custodita nella chiesa di San Marcuola a Venezia.
Altri studiosi di storia dell’arte, pur sostenendo l’ipotesi del Coletti, considerando la particolare complessità nell’impostazione dell’impianto spaziale, pensano ad una esecuzione poco più tarda. Uno di questi è Gould in “Sebastiano Serlio and Venetian Painting” (“JWCI”, 19621) dove fa più o meno le seguenti affermazioni: la visione laterale è abbondantemente sviluppata in profondità, alternando zone chiare a zone in penombra, mentre la dilatazione spaziale viene enfatizzata dalla composizione ‘a ventaglio’ delle figure, rigorosamente realistiche.