Pinturicchio: Il San Girolamo nel deserto
Sull’opera: “San Girolamo nel deserto” è un dipinto di Pinturicchio realizzato con tecnica a olio su tavola intorno al 1475-80, misura 149,8 x 106 cm. ed è custodito nel Walters Art Museum a Baltimora.
Trattasi di una delle prime tavole assegnate all’artista, dopo il ciclo delle tavolette raffiguranti le Storie di san Bernardino (anno 1473).
In precedenza l’opera apparteneva alla famiglia perugina Bartoccini, che lo aveva in deposito nella Galleria Nazionale dell’Umbria, dove rimase fino al 1915, anno in cui decisero di metterlo in vendita.
Nel 1916, su consiglio di Bernard Berenson, fu acquistato da Henry Walters presso l’antiquario Luigi Grasse.
Dal 1931 il dipinto faceva parte del nucleo originario devoluto al museo che stava nascendo. Nel 1966 fu sottoposto ad un accurato restauro che mise in luce l’alto pregio della stesura pittorica.
La tavola si presenta con il consueto soggetto del santo penitente nel deserto, con i suoi più caratteristici attributi: il leone divenuto mansueto, il cappello da cardinale per terra, la pietra della penitenza con cui è solito percuotersi il petto, il crocifisso che usa per pregare, fissato su un ramo di alberello.
I libri (uno aperto e l’altro chiuso) si riferiscono certamente alla precedente attività di grande studioso e umanista. In quello aperto appare, non tanto chiaramente, la scritta:
«ERAR QUOD EST SANCTUM ET NEMUS QUASI SANCTUM NEMUS. DE QUO AUGUSTI[NUS] IN EP[ISTU]LA AD CIRILLUM. Q[UOD] I[TAQUE] INTER NATOS MULIERUM NO[N] SURREXE[RIT] MAIO[R] IOHAN[N]E BATISTA……..NEFA……..CONTRARIUM/[pagina destra] EST ISTUM EI AEQUALEM IN GLORIA. NAM UTERQUE VIRGO, UTERQUE HEREMITA, VESTBUS ET CIBIS ASPERAM VITAM DUCENS, UTERQUE MARTIR, ILLE TAMEN FERRO, ISTE PATIENTIA ADVERSITATUM.»