Luca Signorelli: Affreschi nella Sagrestia della Cura
Sull’opera: Gli “Affreschi nella Sagrestia della Cura” appartengono ad un ciclo pittorico di Luca Signorelli realizzato intorno al 1477-78. La sacra stanza, conosciuta anche come Sagrestia di San Giovanni, si trova nel santuario della Santa Casa a Loreto.
Descrizione e storia
La decorazione della sagrestia venne commissionata dal cardinale Girolamo Basso Della Rovere, di cui appare lo stemma al centro della volta, presumibilmente intorno all’ottavo decennio del Quattrocento.
L’incarico venne affidato al giovane Signorelli, allora poco più che trentenne ma ormai già abbastanza conosciuto nelle Marche come uno dei migliori assistenti di Piero della Francesca, dalla capacità di saper sintetizzare i più articolati stimoli artistici che animavano le regioni centrali.
Come aiutante aveva Pietro Dei, meglio conosciuto come Bartolomeo della Gatta (Firenze, 1448 – Firenze, 1502), e, secondo alcuni studiosi di Storia dell’arte – le cui ricostruzioni non ebbero però altri sviluppi – ci fu anche la collaborazione del Perugino [Touring, cit., pag. 427].
Per quanto riguarda la cronologia, parte della critica la inserisce nel periodo posteriore agli affreschi della Cappella Sistina, cioè intorno al 1485.
Nella volta, composta da otto spicchi, sono raffigurati otto angeli musicanti (zone presso gli angoli) e otto personaggi della chiesa (quattro Evangelisti e quattro Dottori, disposti in modo alternato).
Spiccano sulla volta le raffigurazioni, probabilmente completamente autografe, di Signorelli: la vela col San Matteo e il relativo angelo, il Sant’Ambrogio, e l’angelo soprastante il San Girolamo [Touring, cit., pag. 427].
Gli affreschi dell’artista appaiono anche sulle pareti, in alto, con gli episodi della Conversione di Saulo di Tarso sulla via di Damasco, dell’Incredulità di san Tommaso e cinque riquadri – affrontati – con raffigurati, in coppia, dieci Apostoli [Touring, cit., pag. 427].