Filippino Lippi: Madonna del Mare (Accademia di Firenze)
Sull’opera: “Madonna del Mare” è un dipinto attribuito di Filippino Lippi (forse del suo illustre maestro, il Botticelli) realizzato con tecnica a olio su tavola intorno al 1477, misura 60,5 x 49,5 cm. ed è custodito nella Galleria dell’Accademia a Firenze.
In precedenza la presente composizione si trovava nel convento di Santa Felicita a Firenze. Appare con diverse ridipinture che ne impediscono un’esatta analisi stilistica, che è stata – con più dubbi per entrambi – assegnata a Sandro Botticelli (Ulmann, 1893) o al suo giovanissimo allievo Filippino (Lightbown).
Il titolo dell’opera, “Madonna del Mare”, è dovuto alla morbida e soffusa visione marina che si perde in profondità al di là delle due aperture verso l’esterno.
La Madonna con velo trasparente – tipico del Botticelli, ma è lecito pensare che ciò possa avere scarso significato dal momento che Filippino era allievo nella sua bottega – sopra un manto azzurro scuro con la stella cometa ricamata all’altezza della spalla, tiene in braccio il Bambino a contatto della consueta veste rossa.
Nella mano del Bambino sta una melagrana, aperta e con alcuni chicchi mancanti, che gli gli stanno cadendo dalla mano sinistra. La melagrana rappresenta la regalità e la fertilità di Maria, e il colore rosso dei chicchi è simbolo del sangue della Passione.
Per quanto riguarda il nesso col “Mare”, si pensa che sia legato al fatto che la stessa Maria viene talvolta chiamata l’appellativo di “Stella Maris”.
Emergono in questo dipinto analogie riguardo al linearismo del padre Filippo, qui articolato con una più energica plasticità, sull’esempio verrocchiano.