Hans Holbein il Giovane: Il borgomastro Jakob Meyer Hasen
Sull’opera: “Il borgomastro Jakob Meyer Hasen” è un dipinto autografo di Hans Holbein, appartenente al “Dittico Mayer, realizzato con tecnica a tempera su tavola nel 1516, misura 38,5 x 31 cm. ed è custodito nella Öffentliche Kunstsammlung a Basilea.
In origine i due ritratti (Jakob Meyer Hasen e la moglie Dorothea Annengiesser) erano compresi in un’unica cornice e, fino al 1823, appartennero al museo Faesch di Basilea. Vengono citati nell’ “Humanae Industriae Monumenta” (1628-1667) di Remigius Faesch – per l’appunto – come lavori autografi di Holbein il Giovane.
L’effigiato raffigurato nella presente pagina, Jakob Meyer (detto “zum Hasen” per non essere confuso con altre persone del luogo aventi lo stesso nome) nacque 1482. Suo padre, un merciaio senza tanti scrupoli, grazie a all’attività di permute, cambiavalute e speculazioni varie, aveva accumulato un notevole capitale, ma – insieme a questo – anche una dubbia reputazione.
Il figlio Jacob (l’effigiato) dal 1503 fu membro della corporazione degli orafi e dei cambiavalute, e in tal periodo dovette partecipare a moltissime imprese belliche dei confederati elvetici, dai quali una volta si staccò per passare alla fazione opposta collaborando con i francesi.
Nel 1510 si trovava a Basilea, con il titolo di maestro della corporazione. Per tal motivo nelle successive campagne ebbe una parte di rilievo in qualità di capitano.
Il 24 giugno 1516 Jacob raggiunse il livello più alto della sua carriera: diventò il borgomastro di Basilea.
Gran parte degli studiosi di storia dell’arte pensa che le due tavole siano state realizzate, per l’appunto, a ridosso dell’ultima promozione. La figura effigiata nell’altra tavola è la seconda moglie di Jacob, figlia di un esattore delle tasse asburgico di Thann (Alsazia), che sposò nel 1512.