Site icon FRAMMENTIARTE

Storie della Genesi nel Chiostro Verde di Paolo Uccello

Paolo Uccello: Storie della Genesi nel Chiostro Verde

Paolo Uccello: Storie della genesi
Creazione degli animali e Creazione di Adamo (224 x 478) – Creazione di Eva e peccato originale ( 244 x 478), Chiostro Verde di S. Maria Novella, Firenze

Sull’opera: “Storie della Genesi nel Chiostro Verde” è un dipinto tradizionalmente attribuito a Paolo Uccello realizzato con tecnica a fresco su muro (attualmente su tela) nel 1430, misura 224 x 478 cm. per riquadro ed è custodito nel Chiostro Verde di Santa Maria Novella a Firenze.

 Per gli affreschi in esame fu impiegata principalmente “terra verde” e per tal motivo al chiostro dell’ex-convento di Santa Maria Novella venne data la denominazione di “Chiostro Verde”.

La edificazione iniziò intorno al 1350 e fu portata a termine verso il 1390; tra l’altro, già due anni prima che iniziassero i lavori, grazie ai lasciti del facoltoso mercante fiorentino, Turino di Baldese, la costruzione reperiva i fondi per la realizzazione degli affreschi con le storie del Vecchio Testamento.

A tal proposito il Cavalcaselle (1864) ipotizzava che le pareti fossero già state affrescate prima della fine del Trecento. Queste, poi, sarebbero state ricoperte per dare il via alla decorazione a fresco – dello stesso tema – tradizionalmente attribuita a Paolo Uccello. Le raffigurazioni riguardano le zone parietali delle grandi campate, orizzontalmente suddivise in due aree: una “luna” ed un “riquadro” rettangolare.

Anche le campate riferite all’artista sono due: nella prima apparivano le “Storie’ della Genesi” qui rappresentate e cioè  la “Creazione degli animali e la “Creazione di Adamo” e la “Creazione di Eva e peccato originale”, mentre nella seconda, decorata più tardi, erano rappresentate le “Storie’ di Noè” (si vedano le pagine successive). Anche queste ultime sono state trasferite su tela. Gli altri affreschi sono attribuibili, invece, a seguaci del maestro.

I due affreschi presi in esame in questa pagina furono staccati dalla struttura portante originale nel 1940 ed esposti al pubblico per un certo periodo. Nel 1966 furono gravemente danneggiati dal famoso alluvione fiorentino e quindi restaurati presso il Gabinetto dei Restauri di Firenze.

Per gli specifici ragguagli sulle opere si seguano i collegamenti sotto riportati:

La riproduzione dei contenuti di questo sito web di Arte, anche eseguita soltanto in parte, è vietata.
Exit mobile version